Semifinali: Inter-Lazio 0-0, Roma Catania 1-0

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  1. *paolo*84
     
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    INTER-LAZIO 0-0
    La Lazio allunga la sfida
    L'Inter chiude senza gol

    Nella semifinale d'andata della coppa Italia la squadra di Rossi strappa lo 0-0 sprecando tanto nel primo tempo. Ripresa più combattuta senza Figo, k.o. per infortunio. Ritorno all'Olimpico il 7 maggio

    MILANO, 16 aprile 2008 - Tutto rinviato al 7 maggio. Sarà l'Olimpico a designare la finalista di coppa Italia. E sarà un duello appassionante, perché Inter e Lazio, pur senza segnare, hanno costruito tanto giocando senza nascondersi, offrendo il fianco al contropiede. La traversa di Burdisso e l'occasione sprecata da Rocchi le occasioni migliori della serata.
    SENZA GOL - La Lazio vuole la finale con più convinzione. E non si capisce solo dalla formazione iniziale (a parte Bianchi ci sono tutti i titolari di Rossi), ma anche dall'attenzione a certi particolari: la precisione di Pandev, la guardia spietata di Radu su Figo, il pressing dei tre interni che non lascia scampo ai dirimpettati nerazzurri. Manca solo il gol, cercato due volte da Rocchi e altrettante da Mauri, che a un certo punto si ostacola con Radu su un pallone d'oro calciato da Ledesma.
    FIGO GIU' - L' "Inter due" scelta da Mancini ha collegamenti frammentari e conclusioni un po' scontate. Maniche e Crespo ci provano da fuori ma Ballotta è attento. Poi, quando Figo deve uscire per un problema muscolare, s'indebolisce quel potenziale offensivo che attenderebbe qualche spunto brillante da Jimenez. La seconda parte rende giustizia ai pochi spettatori (5mila laziali, circa 6mila gli interisti, probabilmente record negativo europeo per una semifinale di Coppa). Squadre più aperte, contropiede reciproco e qualche azione da gol. Pandev mette in mezzo un pallone d'oro per Rocchi al 64', ma il bomber laziale scivola al momento di calciare. Crespo gira (alto) un traversone da sinistra e chiede un rigore per mani di Siviglia, ma la palla era già uscita su cross di Cesar. Poi schermaglie Materazzi-Pandev per un'entrata dura del campione del mondo, con giallo a Rocchi per proteste.
    SCINTILLE - In pochi minuti, dopo l'ingresso di Siligardi in un'Inter insolitamente più "italiana", arrivano una rete annullata a Mauri per fuorigioco e una traversa di Burdisso (colpo di testa su torre di Materazzi). Il centrocampista della Primavera nerazzurra dà spettacolo negli ultimi 15 minuti, con Ballotta costretto all'intervento risolutore per due volte. Ma di gol non se ne parla. Giusto così. La resa dei conti il 7 maggio a Roma.


    ROMA-CATANIA 1-0
    Coppa Italia: è super Totti
    La Roma piega il Catania


    Nell'andata delle semifinali, al rientro dall'intervallo il capitano giallorosso inventa un destro dal limite dell'area e segna il gol del definitivo 1-0. I giallorossi creano le occasioni per raddoppiare, ma la squadra di Zenga limita i danni: la qualificazione si deciderà al Massimino, il 7 maggio


    ROMA, 16 aprile 2008 - Primo round alla Roma. I giallorossi, nella semifinale d'andata della coppa Italia, battono 1-0 il Catania con uno spettacolare gol di Totti in avvio di ripresa. Un successo più che meritato, alla luce di quanto visto all'Olimpico: l'unico problema, per la squadra di Spalletti, è quello di non aver chiuso i conti già in questa gara. Lo scarto ridotto permetterà ai siciliani di giocarsi le loro carte nella gara di ritorno, in programma al Massimino mercoledì 7 maggio.
    SECONDE LINEE - Entrambe le squadre hanno ancora molto da chiedere alle ultime 5 giornate di campionato: la Roma spera di poter soffiare lo scudetto all'Inter, il Catania è impegnato nella volata salvezza. Se Spalletti fa ampio ricorso al turn over, Zenga manda in campo la miglior formazione possibile, senza coprirsi troppo: Martinez e Mascara supportano Spinesi in attacco, con Edusei e Tedesco a interdire. Gazzola, sulla fascia destra, crea problemi per tutto il primo tempo ad Antunes, schierato da Spalletti come esterno di difesa. Tra i nomi che meno frequentemente si leggono nella formazione titolare giallorossa, vanno in campo dal primo minuto anche Esposito e Brighi. Perrotta arretra a centrocampo, lasciando a Giuly la sua classica posizione dietro a Totti.
    AVVIO LENTO - I primi 45' non sono giocati a ritmi forsennati, ma la partita si lascia guardare. La Roma è impegnata nella ricerca di automatismi che non possono essere perfetti, vista la massiccia presenza di riserve in campo. Il Catania non soffre troppo in fase difensiva e prova a ripartire sulle corsie laterali, senza peraltro proporre cross pericolosi per la porta di Curci. La cosa migliore del primo tempo è una combinazione tra Cicinho e Totti: il capitano giallorosso completa con un colpo di tacco l'uno-due col brasiliano, che poi impegna Polito a terra. E' il 40' e non c'è molto altro da segnalare nella prima frazione. Totti, la cui gara inizia con un piccolo taglio involontariamente provocato a un fotografo (nulla di grave), cerca fortuna più volte su punizione, sbattendo contro la barriera.
    PRODEZZA - Al capitano giallorosso va meglio appena le squadre rientrano dall'intervallo: Mancini inizia la prima azione giallorossa della ripresa e il numero 10 romanista scarica un destro di sublime potenza dal limite dell'area, senza dare scampo a Polito. Il Catania accusa il colpo e Mancini potrebbe chiudere i giochi pochi minuti più tardi: il suo tentativo di pallonetto, però, è sventato dall'attento Polito con un colpo di reni. La Roma, a quel punto, spinge per chiudere il discorso qualificazione e va vicina al gol con Giuly e Pizarro, mentre Totti ispira tutte le manovre più pericolose. Vucinic, entrato al posto di Giuly, ha una buona chance per il 2-0, ma Polito ferma tutto. E tiene in corsa il Catania, che può ancora coltivare sogni di finale.
     
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