Pugno duro del giudice sportivo nei confronti del Castiglione

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  1. fabry125@
     
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    Castiglione a «porte chiuse». Squalificato per un turno il campo etneo per gli incidenti dopo il match con l'Adrano




    Palermo. Pugno duro del giudice sportivo romano Settembruno Nebbioso, nei confronti del Castiglione, la squadra accusata domenica dell'aggressione a un assistente. La clava della giustizia sportiva fa cadere sul sodalizio etneo una giornata da giocare in casa, ma a porte chiuse, quindi ben 4.000 euro di multa. Una secca stangata - si dirà - ma, rileggendo attentamente il dispositivo della sentenza, non si può non convenire che anzi al Castiglione è andata bene.
    Al termine del derby con l'Adrano, infatti, persone non identificate sono penetrate in massa nel recinto degli spogliatoi attraverso un cancello chissà perché lasciato aperto e hanno accerchiato la terna arbitrale, avendo comunque come obiettivo uno degli assistenti. Questo infatti veniva colpito con un violento calcio su una caviglia e con numerosi sputi.
    Accompagnati negli spogliatoi, gli ufficiali di gara hanno poi trascorso attimi di particolare ansia quando, dovendo lasciare l'impianto, la loro vettura è stata accerchiata e assediata, colpita con un calcio su una fiancata e con numerosi sputi.
    Ricostruendo i fatti, va ricordato comunque in quali circostanze sono avvenuti i fatti e chi erano i protagonisti. Sul punteggio di 1-2 (Madonia su rigore per gli ospiti al 7', pareggio di Iervasi al 14', Parisi ancora per l'Adrano al 35'), al 93' l'arbitro - il nolano Francesco Strocchia - mentre il locale Savanarola tirava in porta nel bel mezzo di una mischia gigante nell'area ospite, assegnava un rigore al Castiglione per un fallo imprecisato. Ma, alla squadra di casa che sognava di poter raddrizzare in extremis l'incontro ed al pubblico che tirava un comprensibile sospiro di sollievo, gelava la schiena la bandierina agitata da uno degli assistenti, il palermitano Edoardo Ficarra (27 anni, studente universitario), per segnalare un fuorigioco di un atleta, ovviamente castiglionese.
    Dunque proteste a non finire, polemiche, poche battute e poi la concitata e già descritta conclusione dell'incontro.
    Ora il Castiglione si lecca le ferite e sa di dover giocare a porte chiuse l'incontro del 5 ottobre con il Vico Equense. Una situazione mortificante ma che anzi sta ad indicare che, se incidenti sono avvenuti, la situazione è pur rimasta relativamente sotto il controllo dei dirigenti della società etnea. Chiaro che in sede di appello il Castiglione può sperare nella trasformazione della pena in una multa maggiore, ma è ovvio che tutto dipenderà dagli elementi del reclamo, per smontare il rapporto di Strocchia e di Ficarra.
     
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