Toni: "Che voglia d'Italia"

MILANO, 17 febbraio 2009 - Il contratto dice 2011, ma il cuore... Luca Toni ha nostalgia dell'Italia. Lo dice chiaramente, ricordando però che a Monaco ha tutto quello che un calciatore possa desiderare, compreso un compagno di squadra, Franck Ribery, "destinato in 2-3 anni a diventare il più forte del mondo".
NOSTALGIA - "Fa sempre piacere tornare a casa - ha detto l'attaccante della Nazionale, a Milano per un evento promozionale legato all'Emilia Romagna insieme a Marco Simoncelli ed Alberto Tomba -. Cosa mi manca dell'Italia? Tutto, dalla famiglia ai posti della mia infanzia, quelle cose che ti fanno sentire vivo e... sì, anche la serie A. Comunque fino a quando il Bayern deciderà di tenermi non mi muoverò dalla Germania. Ci sono 60mila connazionali a Monaco, tanti mi vogliono bene", ha detto l'attaccante che ha lasciato la Fiorentina nel 2007 e che starà fermo 3-4 giorni per recuperare dall'uòtimo infortunio (la Champions non è a rischio).
IL MILAN - Toni non si sottrae alle domande sullo scudetto "Ormai è dell'Inter, ha dimostrato di essere più forte al di là del vantaggio in classifica", nè sul gol di Adriano "mani netto, da annullare, ma se lo avessero tolto a me mi sarei arrabbiato di brutto". Poi, quando il discorso cade su un eventule seconda vita in serie A, sottolinea: "In passato sono stato molto vicino al Milan, ma credo che difficilmente il mio futuro sarà rossonero. Faccio il tifo per loro, anche perché ci sono tanti amici in squadra, tutti i compagni di Nazionale. Le critiche? Non credo che il Milan sia una squadra da rifondare, ha solo bisogno di un paio di ritocchi. Ci sta perdere con l'Inter, che è una delle più forti al mondo".
CORREREI GRATIS ANCH'IO - Marco Simoncelli ha parlato della stagione che lo aspetta con la responsabilità di difendere il titolo conquistato nelle 250. "Gli avversari saranno i soliti, Bautista, il più duro, poi Barbera e Pasini, e anche Talmacsi e Di Meglio anche se sono al primo anno. Non mi sono pentito di essere rimasto nella due tempi: anche se vogliono farla sparire è una moto fantastica da guidare. Farò una stagione al massimo e vedremo cosa succederà". Poi una battuta su Valentino Rossi: "Gli ho mandato un messaggio per i suoi 30 anni, faccio il tifo per lui perché è il più forte"; e una su Melandri: "Non mi stupisce che abbia detto di voler correre anche gratis, lo farei anch'io. Marco è stato solo sfortunato, merita di restare nella MotoGP".
IL FUTURO DI TOMBA - Alberto Tomba ha commentato invece i risultati dei Mondiali di sci in Val d'Isere, senza escludere un suo eventuale, futuro, coinvolgimento nello staff tecnico azzurro. "Mancano almeno un argento e un oro all'appello ed è un peccato perché serviva veramente poco. Non credo si possa parlare di flop ma di sicuro qualcosa non ha funzionato, forse manca un po' d'esperienza. Ho sentito Blardone, ma in generale sono rimasto distante dai ragazzi. In futuro il mio ruolo potrebbe essere diverso".