SERIE A: FIORENTINA-PALERMO

7 maggio 2009 - Un solo (grande) dubbio per Cesare Prandelli: Jorgensen o Semioli. Vuol dire dover scegliere tra il 4-3-1-2 con il danese sulla trequarti e il 4-3-3 con l’ex Chievo a destra. Gli altri reparti paiono già fatti: rientra Comotto in difesa, Pasqual prende il posto dello squalificato Vargas. A centrocampo Donadel per Kuzmanovic, ancora fuori per problemi tendinei.

FIRENZE, 8 marzo 2009 - La Fiesole prima riabbraccia Prandelli con un lungo applauso all'ingresso in campo delle squadre, poi regala alla squadra fischi sonori all'uscita, dopo uno 0-2 tutto a metabolizzare. Per la seconda volta nelle ultime 21 gare al Franchi la squadra non segna, ma soprattutto subisce la seconda sconfitta nello stesso arco di tempo. A superarla è il Palermo, che si impone 2-0 grazie alle reti nella ripresa di Simplicio e Miccoli. I siciliani non segnavano dallo scorso 8 febbraio, e dunque da un totale di 394 minuti: l'ultimo goleador fu proprio Simplicio, autore del secondo gol contro il Lecce.
PRIMO TEMPO A RETI INVIOLATE - Partenza a razzo della Fiorentina, con Mutu e Gilardino che sembrano promettere faville. Risponde bene il Palermo, che si difende con ordine, ma rischia anche qualcosa e fatica a ribaltare l'azione. I viola potrebbero passare già dopo 5', con Jorgensen che centra la base del palo alla destra di Amelia con un sinistro da fuori. Al 10' è Gilardino che fa gridare al gol (anche Prandelli), ma in realtà il suo destro colpisce l'esterno della rete. Poi la Fiorentina continua a mantenere l'iniziativa, ma si fa meno insidiosa dalle parte di Amelia, mentre il Palermo alza il suo baricentro e rimette la gara sui binari dell'equilibrio. Al 40' l'azione più pericolosa: Miccoli lancia in profondità Guana, che punta dritto verso Frey. L'uscita del portiere costringe il rosanero ad andare sul fondo, da dove crossa per la testa di Cavani: è bravo Dainelli a stoppare la conclusione.
ANCORA SIMPLICIO - Riprende la gara, e la Fiorentina è già in svantaggio: su un cross di Cavani pasticcia Gamberini (alla 200ª gara da professionista), che consegna il pallone al dirimpettaio Miccoli, a pochi passi dalla rete. Pronta la conclusione del leccese, Frey respinge sulla linea ma il pallone resta lì. Si avventa Simplicio e realizza l'1-0, al 3'. Semioli perende il posto di Jorgensen, ma la Fiorentina non dà segnali di reazione. E allora ne approfitta ancora il Palermo, che pesca il jolly con Miccoli: all'11' arriva in corsa al limite e batte a rete di destro. Nulla può fare Frey sul tiro improvviso e angolato, ed è 2-0 nonché il quinto gol con cui il leccese trafigge il portiere viola. Prandelli infittisce l'attacco facendo entrare Bonazzoli (al posto di Donadel), Ballardini rinforza la difesa, con Kjaer al posto di Miccoli (imbronciato, non ha risposto al saluto di Ballardini). Ma in realtà cambia poco o nulla, soprattutto nell'efficacia viola. La squadra di Prandelli è ferma e poco reattiva, dopo essere passata in svantaggio mai dà l'impressione di poter tornare in sella alla gara. E infatti la successiva occasione d'oro capita ancora al Palermo, al 23': Cassani prova un destro angolato in corsa sbagliando di poco la mira. Poi Mutu prima sbaglia la mira poi, al 43', viene atterrato da Kjaer quasi sulla linea di fondo e non riesce a concludere. Finisce dunque 2-0 per il Palermo, la Fiorentina resta quarta, ma il Milan ora è a cinque punti, mentre la Roma è a -1. Insomma, il panorama viola avrebbe potuto essere migliore.