Boonen, un tris da leggenda

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  1. MaRko_JuventinoDoc
     
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    Tom Boonen ha vinto la Parigi-Roubaix, la regina delle classiche (258 km). Il belga, 28 anni, aveva già trionfato nel 2005 e nel 2008. Con tre successi eguaglia nell'albo d'oro il suo idolo Museeuw. Secondo posto, a 46", per Filippo Pozzato, sempre tra i primi ma beffato dall'attacco del capitano della Quick Step a 15,7 km dall'arrivo. Terzo il norvegese Hushovd. Nono Quinziato a 5 minuti.
    L'INCIDENTE - La prima parte della corsa vive sull'attacco di dieci uomini: tra loro Poshtuma, Henderson, l'italiano Furlan e Knaven, il veterano alla 15/a Roubaix. Il vantaggio oscilla attorno al minuto e mezzo, 1'40 a 88 dalla fine. Dopo la "fregatura" rifilata da Devolder al Giro delle Fiandre, Boonen si fa carico in prima persone del forcing. Sia sul pavè sia sui tratti in asfalto. Quinziato e Flecha tengono il passo, ma l'attenzione si sposta a bordo strada: al km 195, nei pressi di Orchies, una moto dell'organizzazione travolge dieci spettatori, con conseguenze serie per tre di loro. I soccorritori sono intervenuti con due elicotteri e decine di uomini.
    L'ATTACCO - Il gruppo torna compatto a poco più di 60 dalla fine. Dura comunque poco: un gruppetto di cinque uomini (Quinziato, Flecha, Haussler, Klostergaard e Weylandt) scappa via. Pozzato, lo stesso Boonen e Hushovd si aggregano dopo dopo appena 5 chilometri perché la fuga rischia di essere buona. Nel tratto di Mons en Pevèle (46 dal traguardo) il vincitore del 2008 allunga per la terza volta. Pozzato lo marca come un'ombra e a differenza di quanto avvenuto una settimana prima al Fiandre i due si danno una mano per assottigliare il plotone. Il risultato è la scrematura dei big, perché davanti restano in sei.
    FINALE DA BRIVIDI - I belgi Boonen, Hoste e Van Summeren, lo spagnolo Flecha, il norvegese Hushovd e Filippo Pozzato si sono guadagnati così la possibilità di vincere la Roubaix. Il più atteso, Tornado Tom, "buca" ai - 30 ma si riporta immediatamente sui battistrada. Flecha, dopo un allungo a pochi passi dal Carrefur de l'Arbre, scivola trascinando Hoste e van Summeren. A Hushovd va anche peggio con una caduta a 15 km e 700 dal traguardo che lancia Boonen da solo al comando. Pozzato resta l'unico a potergli impedire il tris da leggenda. Ma il sogno del vicentino sfuma nell'ultimo tratto di corsa.
     
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