Montecarlo: Tutti contro Nadal

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  1. MaRko_JuventinoDoc
     
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    La festa al Grimaldi Forum con Nadal e Djokovic in versione familiare sabato sera e la prima esibizione davanti al palazzo del principe Alberto II di Monaco, con Nadal e Murray applauditi da centinaia di persone domenica, hanno fatto da prologo ai match ufficiali del terzo Masters 1000 stagionale, il primo della stagione sulla terra rossa europea che, fra 60 giorni, culminerà nella finale del Roland Garros. Il favorito, da quattro anni, è sempre Rafa Nadal, campione da altrettante edizioni di Montecarlo, Barcellona e Parigi, col buco nero di Roma, edizione 2008, solo per via delle piaghe. Anzi, più passa il tempo, più è difficile trovargli un antagonista all’altezza. Figurarsi sul prediletto rosso dov’è in lotta con Bjorn Borg per il titolo di migliore di sempre.

    PROGRESSI - Federer sembra smarrito (da paternità e matrimonio?), Djokovic ha frenato (anche per la nuova racchetta?), Murray convince e non convince (quando accetterà che le cose vadano storte?), nessuno si stacca davvero dal gruppo dei giovani o riemerge dai meno giovani, solo Rafa ogni anno aggiunge qualcosa d’importante al repertorio e ha aperto il 2009 meglio di sempre, sul cemento, vincendo due dei principali appuntamenti dei primi mesi (Melbourne e Indian Wells) e lasciando il terzo per un lapsus sul 3-0 "pesante" contro Del Potro. Malgrado difenda una marea di punti Atp, il suo primato in classifica non è a rischio fino alla finale del Roland Garros.

    AVVERSARI - Murray e Djokovic, i gemelli dell’87 lontani appena una settimana d’età e un briciolo di punti nella lotta al terzo posto mondiale, sembrano gli unici in grado di evitare un’altra festa monegasca di Rafa. Forse nemmeno i tifosi svizzeri credono che il Federer di quest’inizio stagione possa ripresentarsi in finale per il quarto anno di fila a Montecarlo (come del resto al Roland Garros). Al momento, non ci sono altri nomi che balzino alla mente come alternative a Nadal. Più probabile che il mancino ammazzi il tennis con la sua forza mentale, più ancora che fisica, a partire da Monaco, dove, per 2 milioni 270mila euro di premi, sono schierati 9 dei primi 10 del mondo (e l’assenza di Roddick non pesa affatto). A meno che la fame di successi e di record non diventi il suo nemico peggiore. Come è stato per Federer, dopo 3 anni trionfali.

    ITALIANI - Per gli azzurri è un periodaccio. Ma Fabio Fognini e Flavio Cipolla hanno superato le qualificazioni raddoppiando il contingente, e Simone Bolelli ha saltato il primo ostacolo in tabellone, Robin Soederling, in attesa dell’esordio di Andreas Seppi. Un bel viatico per un torneo italiano come lingua e pubblico, e con uno sponsor tecnico (che ha fatto la storia del nostro tennis, come Sergio Tacchini), soprattutto sulla via del torneo di Roma del 27 arile. Anche se il prossimo turno è ben duro per tutti: Bolelli affronterà il vincitore di Gael Monfils-Janko Tipsarevic, Fognini se la vedrà con Tomas Berdych, Cipolla avrà vita dura contro Marin Cilic, Seppi esordirà con il mancino Jurgen Melzer (e in prospettiva avrà Roger Federer).
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