Briatore ne ha per tutti!

"Mondiale senza credibilità!"

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  1. MaRko_JuventinoDoc
     
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    Una questione di credibilità. Flavio Briatore, team manager della Renault, non ha ancora mandato giù la decisione di ieri della Fia che consentirà a Brawn Gp, Toyota e Williams di correre ancora con i tanto contestati diffusori. "Vincere gli appelli è quasi impossibile - sbotta Briatore - anche se pensiamo e siamo convinti che i diffusori che usano queste tre scuderie non siano regolari. Anche perchè, dopo la morte di Senna, è valso il principio di non dare certi effetti alle macchine ma improvvisamente adesso è tutto legale".

    VALORI STRAVOLTI - Appassionato di calcio, Briatore paragona l'attuale situazione della Formula Uno a un ribaltamento nella serie A: "È come se tornassi in Italia dopo un anno, comprassi il giornale e vedessi in testa alla classifica la Reggina, poi il Lecce, il Bologna, il Torino e dietro Inter, Juve e Milan". E attacca riferendosi al duello per il titolo che al momento vede protagonisti Barrichello e Button: "I piloti che sono nei nostri team sono stati e sono campioni del mondo e invece c'è un pilota che era quasi in pensione e un altro, un bravo ragazzo ma è un paracarro, che si giocano il Mondiale. Non so dove sia in tutto ciò la credibilità". Insiste il team manager della Renault: "È impossibile recuperare la distanza che abbiamo da queste squadre. In tre o quattro Gran Premi il Mondiale sarà deciso, e non vedo l'interesse di tv e spettatori nel vedere un Gran Premio quando Button ha 60 punti, Nakajima 50 e un altro 80: meglio ascoltarlo per radio e vedere qualsiasi altra cosa".

    COSTI - Briatore non digerisce la decisione della Fia anche perchè in contrapposizione all'obiettivo di ridurre i costi. "Nel momento in cui si parla di abbassare il tetto del budget a 30 milioni di sterline - continua - ne abbiamo spesi 15 per il Kers e altri 10 per i diffusori, per cui ce ne restano cinque per viaggiare e pagare gli impiegati".

    DOMENICALI REALISTA - "Ci vorrà del tempo prima di adeguarci - ha detto Domenicali a proposito della sentenza Fia - perchè per noi questo significa che dobbiamo cambiare il nostro diffusore e per farlo dobbiamo modificare il retro della vettura. Se facciamo un buon lavoro, dovremmo farcela in tempo per il ritorno in Europa al Gran Premio di Spagna: adesso questo è il nostro principale obbiettivo. Per quel che riguarda i costi, sappiamo che ci costerà molto perchè dobbiamo lavorare in galleria del vento, nonchè ridisegnare e ricostruire la parte posteriore finale della vettura. Comunque attendo con interesse le motivazioni che sono state alla base del verdetto. È strano in un certo senso, osservando bene, che una questione così lunga e delicata sia stata risolta in così poco tempo, perciò leggere l'intera delibera sarà molto interessante. Quello che posso dire ora è che la situazione non sarebbe dovuta arrivare a questo punto. Il problema andava risolto prima dell'inizio della stagione, in modo chiaro. Il mondo della Formula 1 deve imparare da quello che è accaduto, perchè questi eventi non sono positivi per l'immagine di questo sport. Un altro problema è che si potrebbero a questo punto avere ripercussioni che causerebbero divisioni fra i membri della Fota (l'associazione dei Costruttori, ndr.). Ciò non è un fatto positivo, in quanto la Fota è molto importante per il futuro della Formula 1. Discuteremo questi punti in un incontro programmato per dopo il Gran Premio del Bahrain".
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0 replies since 16/4/2009, 15:08   116 views
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