News: Stasera Udinese d'assalto, dubbio Diego per il Werder

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  1. MaRko_JuventinoDoc
     
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    Albergo del Werder, ora di pranzo. La squadra scende alla spicciolata verso la sala che la ospiterà per mangiare. Diego è tra gli ultimi, come spesso accade. Domanda: "Diego, come stai? ". "Io bene, grazie, e tu?", risponde lui in italiano con un sorriso serafico, prima di infilarsi al buffet. Lasciando irrisolta per il cronista la domanda che qui a Udine si fanno tutti: giocherà stasera, nella sfida che deciderà chi andrà in semifinale Uefa? Se lo chiede in particolare il tecnico dell'Udinese Pasquale Marino, perché dalla presenza o meno del fantasista brasiliano che piace alla Juve dipendono questioni tattiche che vanno al di là delle sue magie personali.

    TRAZIONE ANTERIORE - Ormai, infatti, è chiaro: dopo l'incredibile 3-1 subìto all'andata (incredibile per la quantità di occasioni sprecate da Quagliarella) i bianconeri saranno a trazione anteriore, con un tridente che includerà Quagliarella, Floro Flores e uno tra Sanchez e Pepe (più probabile, anche per motivi fisici, il primo). Ma Diego non è solo uno che fa gol (vedasi la doppietta all'andata): è anche un gran direttore d'orchestra, è il punto di riferimento della manovra che appena può ti innesca Pizarro (il potente attaccante peruviano che sembra piaccia al Milan) o Almeida (autore del terzo gol a Brema). Con Diego in campo, insomma, la trazione anteriore deve essere pronta alla retromarcia perché prendere gol potrebbe essere deleterio; senza di lui, invece, il motore può andare molto più sciolto.

    I TEDESCHI - E allora, Diego che fa? Ieri si è allenato con grande cautela: preparatore solo per lui, pallone in piccolissime dosi e borsa del ghiaccio finale (con uscita dal campo col broncio). Oggi ancora terapie, intervallate però da una pausa pranzo in cui sembrava appunto aver ritrovato tutto il suo peculiare buonumore. Ma il tecnico Schaaf lo dice da giorni: deciderà solo all'ultimo, e sarà un "sì" solo se Diego sarà al meglio. Un provino decisivo è comunque atteso a brevissimo termine. Se Diego non dovesse farcela, è pronto l'assetto già visto domenica a Leverkusen (1-1): un centrocampo "a quadrato" piuttosto che a rombo, con Frings e Tziolis a coprire la difesa e, più incursori, Ozil e Hunt. Quest'ultimo, il vice-Diego ufficiale, ha un cognome che in tedesco si pronuncia come l'equivalente di "cane", ma a 22 anni ha già all'attivo una rispettabile esperienza internazionale. E' anche reduce da un infortunio non da poco ma a Leverkusen ha fatto bene.

    I TIFOSI - Intanto prosegue quella sorta di gemellaggio tra le due tifoserie che risale all'epico doppio confronto nella Champions 2005-06 (1-1 a Udine, 4-3 a Brema). In Germania, la scorsa settimana, italiani e tedeschi (in Friuli ne sono arrivati 500, molti meno del previsto) avevano socializzato in uno spazio ricavato all'interno dello stadio tra birra, panini, rock e calcetto. Udine a sua volta ha scelto piazza Primo Maggio per offrire agli ospiti piatti "ruspanti" come polenta e salsicce o polenta e frico (torta salata a base di formaggi, patate e cipolle) al prezzo di 6 euro. Con tanto di tavolini, ombrelloni e bagni chimici a disposizione. Poi tutti allo stadio, dove tra l'altro si potrà anche sottoscrivere per i terremotati dell'Abruzzo.
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