Cina, trionfo di Vettel, disastro Ferrari

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  1. MaRko_JuventinoDoc
     
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    La sua stella era nata a Monza 2008, sotto l’acqua in un fine settimana un po’ matto. Oggi Sebastian Vettel è ufficialmente in corsa per il campionato 2009 dopo un fine settima con due giorni di sole e uno di pioggia. Non ci sono più discussioni, dunque. Il tedeschino della Red Bull, oggi strepitoso vincitore del GP della Cina martoriato dalla pioggia, è già presente e futuro di questo sport.

    INSIDIE - Su un asfalto pieno di insidie che ha messo in difficoltà tutti, ma proprio tutti gli altri, Vettel ha guidato con super bravura la storica parata del suo team, che festeggia il giorno più bello della sua giovane avventura in F.1 con una doppietta completata dal secondo posto di Mark Webber. E’ anche il trionfo di Adrian Newey, il geniale progettista dei grandi trionfi McLaren. Non appena il regolamento è cambiato ha disegnato una vettura molto competitiva. E senza alcuna polemica su diffusori o altro. Si è arresa anche la super BrawnGP di questo inizio di stagione, con Button terzo e Barrichello quarto. A seguire le McLaren di Kovalainen e Hamilton, poi Glock e il primo bel punticino di Buemi con la Toro Rosso.

    0 PUNTI - E la Ferrari? Purtroppo un'altra battuta a vuoto e 0 punti. La pioggia aveva un po’ riacceso le speranze del Cavallino, rimasta in buona posizione a lungo, malgrado tante difficoltà e sorpassi subiti da Raikkonen. Ma al 21° giro Massa si è fermato per un probabile problema elettrico. Kimi, invece, penalizzato da quella che pare ormai una preoccupante mancanza di velocità, ha arrancato tutta la gara ma ha chiuso solo 10°. Serve rimboccarsi le maniche e forse sperare anche che le altre si rubino punti in questa fase della stagione. Ma il quadro è molto difficile. Male anche le Bmw con Heidfeld e Kubica 12° e 13°. Fisichella 14°, Sutil ritirato per un’uscita di pista quando era in zona punti per lo sconforto della Force India che già sognava.

    LEWIS BRAVO E FALLOSO - La gara è scattata dietro alla Safety car per ragioni di sicurezza. Dopo 8 giri gara vera e strategie di chi aveva poca benzina saltata (ne ha fatto le spese Alonso, poi decimo e anche lui in testacoda). Le due Red Bull hanno subito mostrato una passo e un’aderenza migliore, le BrawnGP hanno faticato. Dietro è stata bagarre vera con Lewis Hamilton scatenato ma anche molto falloso con diversi testacoda che hanno un po’ vanificato alcuni sorpassi strepitosi. Da sottolineare che il campione del mondo ha effettuato manovre difficili con tanta benzina a bordo (il pit stop al 33° giro lo dimostra). Poi la voglia di recuperare l'ha un po' tradito. Alla fine per le due McLaren comunque una zona punti da non disprezzare.

    SORPRESE - La pista non si è mai asciugata per consentire azzardi di gomme e dunque la Red Bull ha gestito benissimo. Webber è stato autore di un bel duello con Button tra errori di entrambi e sorpassi decisi. L’australiano dopo il duello con Alonso in Malesia ha mostrato un grande carattere. Non sufficiente però per raggiungere lo scatenato compagno di squadra. Che fosse la giornata Red Bull si è capito anche al 19° giro quando per il tamponamento di Kubica a Trulli (ritirato) è tornata in pista la Safety car e per la scarsa visibilità Buemi ha toccato Vettel mentre procedevano dietro alla vettura di sicurezza. I due però non hanno riportato danni. Probabilmente le BrawnGP sull’asciutto sono ancora più veloci. Ma questa F.1 equilibrata regalerà ancora tante sorprese.
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