News:FA CUP, Eliminato il Manchester, Everton in finale!

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  1. MaRko_JuventinoDoc
     
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    I rigori sono così: danno e tolgono. Avevano consegnato al Manchester Utd gli ultimi due trofei della sua storia leggendaria, ora costano ai Red Devils la possibilità di centrare cinque obiettivi nella stagione in corso. O sei, se vogliamo considerare anche il Community Shield, supercoppa nazionale che Oltremanica è poco più di un'amichevole. A Wembley, lo United aveva vinto a marzo la Coppa di Lega: 0-0 col Tottenham e successo ai tiri dal dischetto. E i penalty avevano steso il Chelsea a Mosca, nella scorsa finale di Champions League. Stavolta, il ritorno nel nuovo tempio del calcio inglese per la semifinale di Coppa d'Inghilterra ha un esito diverso: con l'Everton è ancora 0-0 dopo 120', ma i rigori bocciano la squadra di Ferguson.

    GLI EX - Un match tutt'altro che spettacolare, quello di oggi, complice anche la scelta del tecnico scozzese di risparmiare molti titolari. Ma la partita offre ugualmente parecchie storie da raccontare. Si può partire da quella di Tim Howard, portiere che non ha mai convinto durante la sua esperienza all'Old Trafford: alla fine, da bravo ex, l'americano si produce in due parate sui rigori di Berbatov e Ferdinand, rimediando all'iniziale errore di Cahill. E' Howard il protagonista della qualificazione dell'Everton, ma con lui esultano anche altri due ex diavoli rossi: Phil Neville (a segno dagli undici metri) e Saha, poco brillante ma contento lo stesso. I rigori danno e tolgono, soprattutto quando non vengono assegnati: il Manchester Utd ne reclama uno anche durante i tempi regolamentari (Jagielka sbilancia in area Welbeck), ma l'arbitro Riley si avventura in una decisione singolare, evitando di intervenire.

    MACHEDA - Stavolta nemmeno Federico Macheda salva i campioni d'Europa: Ferguson lo manda in campo da titolare, in una formazione priva di Ronaldo, Rooney, Carrick, Fletcher, O'Shea e Giggs, con Evra, Berbatov e Scholes utilizzati solo a gara in corso. Il 17enne romano si batte e offre qualche spunto, ma all'inizio dei supplementari lascia il posto a Berbatov: il bulgaro poi si renderà protagonista di un rigore calciato con sufficienza, confermandosi attaccante tanto dotato quanto indolente. L'Everton, da parte sua, imposta una partita prudente e diligente, come è nello stile del suo tecnico Moyes. E viene premiato, perché di fronte ha un Manchester Utd in versione baby: i due gemelli Da Silva, Gibson, Welbeck e Macheda hanno un futuro assicurato, ma i veri Red Devils sono un'altra cosa, almeno per ora.

    BLUE IS THE COLOUR - Allo United, dopo il Mondiale per Club e la Coppa di Lega, resta ora il duplice obiettivo di confermarsi campione in Premier League e in Champions. L'Everton, protagonista di una stagione esaltante anche in campionato, tornerà il 30 maggio a Wembley: l'ultima finale di FA Cup l'aveva disputata e vinta 14 anni fa. Per mettere in bacheca la sesta, ora dovrà battere il Chelsea, in uno stadio interamente colorato di blu.
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