Gilardino, gol Mondiale L'Italia è già in Sud Africa

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  1. ariannamistrini
     
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    Gli azzurri pareggiano 2-2 in Irlanda e si qualificano con un turno di anticipo. La squadra del Trap parte forte e va in vantaggio con Whelan, poi reazione azzurra con Camoranesi. Finale-thrilling nella ripresa: a St. Ledger risponde l'attaccante della Fiorentina

    DUBLINO (Irlanda), 10 ottobre 2009 - Missione compiuta. L’Italia pareggia 2-2 in Irlanda grazie al gol di Gilardino al 90’ e si qualifica per il Sud Africa. Dove nel 2010 difenderà il titolo mondiale. E allora, forse, poco importa se a Dublino ha sofferto un’Irlanda coraggiosa, spinta dal ruggito degli 80.000 del Croke Park. Perchè - come risultati - ora tutto si azzera. Qualche amichevole, magari di lusso, servirà per provare a darle più sicurezze. Lippi avrà tempo per qualche ritocco, magari qualche inserimento nel gruppo, poi conterà molto in quale condizione psicofisica gli azzurri si presenteranno in Africa.

    STENTI — Però la partita di Dublino non ha fatto neanche intravedere il bel gioco mostrato contro la Bulgaria, nè la personalità da grande squadra. Il primo tempo è stato sottotono, salvato dal gol di Camoranesi, che ha risposto a Whelan. Poi una ripresa più convinta, ma non ancora convincente. Solo un gol di Gilardino al 90’ ci ha evitato di doverci aggrappare al salvagente Cipro, dopo che St. Ledger aveva segnato nel finale. Trapattoni, pur beffato, può consolarsi. Perchè l’Italia finisce prima nel girone 8 delle qualificazioni mondiali, ma Irlanda è seconda, e va ai playoff, grazie alla sconfitta della Bulgaria con Cipro. E poi il Trap doppia il pari (a Bari fu 1-1) dell’andata: con una squadra di qualità inferiore ha preso due punti agli azzurri.

    IRLANDA, PARTENZA SUPER — I verdi del Trap partono a mille all’ora. Gasati dall’atmosfera incandescente del Croke Park e incoraggiati dalle titubanze di un’Italia timida. Che sembra più una debuttante in società che la squadra campione del mondo. E così l’Irlanda domina i primi 20’. Pressa alta, fisica, sportivamente cattiva. Utilizza le fasce, con McGeady scatenato a sinistra, e in mezzo trova un Whelan che recupera palloni come il raccattapalle più tonico. Il gol arriva inevitabile, spontanea conseguenza di quello che si vede. E favorito da una "dormita" della difesa azzurra, che non prendeva rete da tre partite. Il vantaggio dei padroni di casa scaturisce da una punizione, una specie di corner corto battuto dalla destra: palla fuori area per Whelan, che, indisturbato, ha il tempo per prendere la mira e trafiggere con un destro incrociato Buffon, coperto dalla tonnara a centroarea.

    PARI ITALIA — Poi all’Italia vengono i 5 minuti. Si arrabbia, smette di farsi prendere a sberle, e reagisce. Al 25’ arriva la prima conclusione in porta azzurra: un bel tiro al volo di Grosso, troppo centrale per impensierire Given. E’ la sveglia. Passa un minuto e Camoranesi pareggia, di testa, su angolo calciato da sinistra da Pirlo. Italia cinica, e 1-1. L’Irlanda non si demoralizza, e continua a spingere. L’Italia invece torna a soffrire, ammalata di paure misteriose. Ma al di là di tante mischie non concede poi molto. Gli irlandesi fanno la partita, attaccano generosi, e le folate immaginate alla vigilia si susseguono: ma sottoporta i verdi pasticciano, e Chiellini spesso ci mette una pezza con il suo strapotere atletico, che spicca ancor di più poiché gli irlandesi la buttano sui muscoli. All’intervallo è 1-1.

    ILLUSIONE 1-2 — In avvio di ripresa l’Italia segna subito. Chiellini, di testa trova la porta, ma la rete è invalidata dal fuorigioco di Iaquinta, che tocca dentro davanti a Given. Ma l’Italia cresce. Ed era ora. Sfrutta l’inevitabile stanchezza dei verdi, e comincia a sfruttare le qualità dinamiche di Iaquinta, che galoppa negli spazi, dando profondità agli uomini di Lippi. Ora la partita è equilibrata: l’Irlanda non ha nulla da perdere, e insiste caricando a testa bassa, ma l’Italia ora riparte più convinta.

    BOTTA E RISPOSTA — Il finale è clamoroso. St. Ledger segna di testa a una manciata di minuti dalla fine. Lo stadio diventa una bolgia e sembra crollare sopra gli azzurri. Che però dimostrano orgoglio e carattere. Una volta di più. E un pizzico di fortuna, che non guasta. Perchè allo scadere Gilardino, entrato per Di Natale, trova la zampata sottoporta che vale il 2-2 finale. Che vale il viaggio in Sud Africa.

    secondo me avremmo potuto fare moooolto meglio! Non sono per niente soddisfatta degli azzurri. É vero che ho scommesso su lottomatica per il pareggio, e pareggio è stato...ma il gioco non è stato per niente soddisfacente...
     
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  2. easyfootball
     
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    assolutamente, sono d'accordo con te. Io non ho visto per niente un'Italia carica, decisa, potenzialmente aggressiva. L' Irlanda tra l'altro ha fatto un goal pazzesco. Quindi diciamo che la qualificazione in fondo è meritata, ma non è un' Italia competitiva in questo momento.
    Poi se andiamo a vedere l'inizio dell' avventura Italiana del mondiale scorso ci si accorge che l' Italia era nello stesso stato in cui si trova ora, cioè una squadra che non dice niente, ma non può andare sempre bene.
    Una squadra forte dimostra sempre la sua superiorità anche quando non è in forma.
     
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1 replies since 12/10/2009, 10:39   160 views
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