Fiorentina - Debrecen 5-2

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  1. ~}GøLiAs{™
     
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    La buona notizia sono i cinque gol segnati e gli altrettanti punti di vantaggio sul Liverpool che ipotecano la qualificazione. La notizia meno buona sono i due gol presi dal Debrecen per altrettante amnesie difensive, e che si aggiungono ai tre incassati più o meno allo stesso modo a Budapest, e che daranno un po' di lavoro a Prandelli nelle prossime tappe del cammino in Champions. Ma la serata è comunque di quelle che possono passare alla storia della Fiorentina.



    diesel — I viola partono come un diesel, con calma e senza fretta. Per come fanno possesso palla sembrano già in vantaggio, ma forse è semplicemente il sentore che il gol sia in arrivo. Ed eccolo puntuale al 14', quando Marchionni, dopo una delle sue folate sulla destra, mette in mezzo: rimbalzo a centro area e facile tuffo di Mutu per colpire di testa e spiazzare il portiere. A quel punto la serenità di gioco della Fiorentina aumenta ulteriormente. La partita è controllata con apparente facilità e l'impressione è che basterebbe forzare un attimo per chiuderla. Ci prova infatti Gila, e a un suo bel colpo di testa dice no solo l'incorcio dei pali, ma dietro la tranquillità inizia a diventare un po' troppa: arriva lavoro per Avramov, che se la cava su un paio di conclusioni ma non può nulla sulla deviazione ravvicinata di Rudolf, fulmineo nel mettere dentro in acrobazia un cross sfuggito a Kroldrup (subentrato a un acciaccato Gamberini). Così si va al riposo con un pari non particolarmente meritato dagli ungheresi ma che i viola avrebbero potuto evitare con un po' più di concentrazione in difesa. Il tutto mentre Mutu inizia ad accusare problemi fisici.


    ecco montolivo — Si riprende con Prandelli che gioca la carta Montolivo. E l'avvio di ripresa è una raffica di occasioni per i viola: Mutu e Gilardino sfiorano la porta, poi è il portiere Pantic a salvare due volte la sua rete. Spettacolare, in particolare, il tiro al volo di Montolivo dalla distanza su corner di Vargas. Il gol è, come si dice in questri casi, maturo, e arriva quando su un cross dalla destra Dainelli anticipa il portiere in uscita e mette dentro di testa. E stavolta i viola non commettono l'errore di provare a gestire il nuovo vantaggio: gioca la partita, e la gioca bene, con azioni corali spesso di prima o al massimo a due tocchi. E così arrivano in rapida sequenza le reti di Montolivo, in acrobazia su cross di Vargas prolungato da Gila, e di Marchionni, liberato a tu per tu col portiere da un bel tocco ancora di Gilardino. Dietro si abbassa la guardia, con capitan Dainelli che permette a Coulibaly di mettere dentro indisturbato la palla del 4-2, ma poi i viola riprendono la loro manovra vivace ed efficace: arriva così il quinto gol, con Gila che mette dentro di testa una punizione del solito Vargas. E a completare l'apoteosi, ecco la notizia del pareggio del Lione, che tiene il Liverpool giù, a debita distanza, e avvicina i viola alla meta.
     
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