Lazio-Milan: 1-2

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  1. MaRko_JuventinoDoc
     
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    Una Lazio sempre più in crisi cede di fronte a un Milan in palla. All'Olimpico i rossoneri raccolgono il massimo risultato con il minimo sforzo, imponendosi per 2-1. Un successo costruito tutto nel primo tempo grazie alle reti, entrambe di testa, di Thiago Silva al 21' e di Pato al 35'. Nella ripresa una carambola fortunosa (autogol dello stesso Silva al 19') sembra riaprire il match, ma ai biancocelesti non riesce la rimonta.

    Piove sull'Olimpico e la Lazio, che non vince da settanta giorni (ultimo successo a fine agosto sul Chievo), spera che non lo faccia sul bagnato, come recita il detto. Certo il Milan non è l'avversario migliore per provare a dare una svolta a questo terribile autunno. I presagi, però, sono pessimi perché al primo affondo rossonero arriva il gol: punizione dalla sinistra di Pirlo, Muslera resta bloccato sulla linea di porta e per Thiago Silva è un gioco da ragazzi infilare di testa. E dire che fino a quel momento la squadra capitolina si era dimostrata più propositiva, con un paio di begli spunti di Rocchi e Zarate.

    Come se non bastasse arriva anche la grandine... L'ammaccatura più dolorosa per la Lazio, però, la procura Pato. Il brasiliano mette i chiodi sulla bara biancoceleste con uno stacco perentorio che poco dopo la mezzora lascia sul posto Kolarov e non dà scampo a Muslera. E ai tuoni del cielo si aggiungono i fulmini dei tifosi di casa.

    Ballardini prova a rianimare i sui, inserendo nella ripresa Cruz e affiancandolo a Rocchi e Zarate. Qualche segnale di risveglio c'è, ma è troppo poco per far male a questo Milan. Così ci vuole una carambola fortunosa per riaprire il match. Il tiro senza ambizione di Zarate finisce prima addosso a Oddo e poi a Thiago Silva, che spiazza l'incolpevole Dida. Improvvisamente inizia un confronto.

    Qualche brivido scivola lungo la schiena di Leonardo, anche perché Ambrosini e compagni lasciano fare. Il pressing finale, tuttavia, non porta i frutti sperati e adesso il baratro della zona retrocessione fa paura a una Lazio, che non può più fare a meno di Pandev e Ledesma. Per i rossoneri, invece, altri tre punti che servono a consolidare la classifica. In attesa di provare a sferrare l'attacco al vertice.

    LA PARTITA MINUTO PER MINUTO

    LE PAGELLE
    Muslera 6,5 Resta colpevolmente fermo sulla punizione da cui nasce il primo gol e poi si esibisce in qualche uscita alla garibaldina. Poi però si riscatta alla grande e salva su Pato e Flamini
    Zarate 6 Come al solito in versione "chi fa da sé, fa per tre". Corre tanto, ma si dimentica dei compagni. Zittisce inutilmente i tifosi dopo il "suo" gol
    Cruz 6 Entra e dà la sveglia o almeno ci prova. Da solo fa più di quanto Rocchi e Zarate nell'intera partita. Non è un caso che il gol arrivi quando c'è lui in campo
    Thiago Silva 7 Ancora non ha la sicurezza di Nesta, ma è la più bella sorpresa di questa stagione milanista. Come se non bastasse segna la sua prima rete in campionato. Non sazio ci mette pure un'autorete...
    Ronaldinho 6 Niente di fenomenale, intendiamoci. Però, non si sa come, non si sa perché, nei gol del Milan c'è sempre o quasi il suo zampino
    Pato 6,5 Sbaglia male una prima occasione di testa, si rifà con gli interessi alla seconda. Perché errare è umano, ma perseverare è diabolico. Alla faccia del Diavolo
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0 replies since 8/11/2009, 17:32   181 views
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