Messi all'Inter, non è solo un sogno: i perché potrebbe arrivare a Milano

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  1. ~}GøLiAs{™
     
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    Messi all'Inter: favola di ottobre oppure qualcosa di più? E' stato detto e scritto tutto su questa probabile trattativa, da quella battuta - "A gennaio compro Messi" - di Massimo Moratti, tra il serio e il faceto. Frase con un tempismo quasi assoluto, visto che proprio il numero 10 del Barça si è ritrovato a Milano il giorno dopo, con i tifosi già pronti a gridare al miracolo. Ovviamente era solo un motivo commerciale, di diritti d'immagine, di sponsor, anche perché per ora la Pulce costa evidentemente troppo, i blaugrana hanno imparato dalla querelle Ronaldo (48 miliardi di clausola rescissoria, tranquillamente versati dal patron dell'Inter) a blindare i propri campionissimi per evitare sorprese spiacevoli.
    Ad aggiungere pepe alla trattativa ci ha poi pensato Marco Branca, aggiungendo che "giugno è il mese giusto, ma non il prossimo" per chiudere i rumours, almeno per ora. Missione riuscita solamente in parte, visto che l'attenzione mediatica si è subito riversata sul possibile sbarco a Milano, anche se non proprio immediato, di Messi: che il giocatore piaccia a Moratti è assodato, già da moltissimo tempo, e il presidente ha intenzione di investire soldi solamente nel caso possa realmente rinforzare una squadra già molto forte, che ha bisogno di qualche ritocchino qui e là, ma che ha già una sua identità.
    Bisogna parlare anche del prezzo di Messi: la clausola rescissoria è lì per un motivo, e l'abbiamo già illustrato, ma serve anche capire la deficitaria posizione economica del Barça, con Rosell che ha intenzione di fare causa a Laporta per i debiti che la precedente gestione ha lasciato. Ibrahimovic ceduto a ventiquattro milioni e Chygrysnky a dodici (la metà esatta, per entrambi, di quanto erano valutati la scorsa estate) sono la cartina tornasole di un'economia non propriamente florida, e che potrebbe davvero portare al sacrificio di Messi per tenere gli altri "extraterrestri", da Xavi a Iniesta, passando per Villa, Piqué, Busquets o Dani Alves. Se poi consideriamo che il Barça ha una tradizione abbastanza consolidata, ovvero quella di vendere i propri campionissimi, da Romario a Maradona, da Stoichkov a Rivaldo, da Ronaldo a Ronaldinho, allora il giochino incomincia a prendere forma. Non abbiamo ancora una formula da "Ok, il prezzo è giusto", ma si tratta solo di aspettare qualche giugno, come ha consigliato Branca. Dal canto suo Lionel Messi ha già spiegato che "resterà a Barcellona", ma che in futuro "chissà". E' vero che tre indizi non fanno una prova, ma le porte rimangono assolutamente aperte per l'arrivo all'Inter.
    Last but not least la questione monetaria: sia Barcellona che Inter hanno lo stesso sponsor tecnico, e potrebbe essere interesse dello stesso sponsor spostare il giocatore in un nuovo mercato, dopo avere "esaurito" - si fa per dire, considerato che stravolgimenti porta Messi all'economia - quello catalano.
     
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