Milan-Real Madrid 2-2

Ecco Mourinho "Non sono a casa del nemico"

Il tecnico del Real Madrid presenta la supersfida col Milan spiegando di non essere troppo preoccupato per l'accoglienza dei tifosi rossoneri. "E' comunque difficile che un top club come il Milan perda due partite di fila..."

E' un Jose Mourinho tranquillo e concentrato quello che si presenta alla stampa alla vigilia del match di San Siro contro il Milan, appuntamento che rappresenta il ritorno del portoghese nello stadio dove ha vinto tutto con l'Inter. "Siamo preparati per affrontare il Milan con qualsiasi modulo scenderà in campo - spiega il tecnico del Real Madrid - Noi sappiamo come dobbiamo giocare. E' difficile che una squadra top perda due volte e ci aspettiamo un Milan più forte di sabato scorso, con più voglia. Non e' ancora una partita decisiva per loro perché dopo ci sono ancora da giocare due partite. Queste sono sfide che tutti vorrebbero giocare".

I tifosi dell'Inter non lo hanno dimenticato e gli hanno riservato una grande accoglienza già al suo arrivo in aeroporto. "Mi piacerebbe un giorno potere incontrare l'Inter per ringraziare gli interisti. Domani San Siro sarà pieno di milanisti e non credo che loro abbiano voglia di ringraziarmi. Abbiamo avuto un rapporto interessante con i milanisti, non negativo, ma per essere due squadre della stessa città con tanta rivalità abbiamo avuto un rapporto di grande rispetto, anche con i dirigenti, quindi non penso di essere nella casa del nemico. Il Milan era dominatore in Europa e in Italia, io ho fatto vincere la Champions all'Inter e quindi non mi guarderanno in modo positivo. Anche se ci fossero cori e striscioni contro di me non cambierà il mio pensiero".

"Non devo essere io a parlare del Milan - continua lo Special One - Siamo preparati per affrontare il Milan con qualsiasi modulo scendera' in campo". Queste le prime parole di Jose' Mourinho nella conferenza stampa della vigilia del match con il Milan che segna il ritorno del tecnico portoghese nella sua Milano. "Noi sappiamo come dobbiamo giocare. E' difficile che una squadra top perda due volte e ci aspettiamo un Milan più forte di sabato scorso, con piu' voglia. Non e' ancora una partita decisiva per il Milan perché dopo ha ancora da giocare due partite. Queste sono partite che tutti vogliamo giocare".

Il Real Madrid si presenta alla sfida con il Milan in grande forma fisica e psicologica: "Noi stiamo bene, la squadra si sta formando, con un nuovo allenatore e nuovi giocatori. Tutti devono essere pronti quando vengono chiamati in causa e questo può avvenire in qualsiasi momento. I risultati positivi danno forza e gioia alla squadra, ma io dico sempre che i conti si fanno a maggio. Di solito il mio secondo anno è quello in cui tutto funziona in modo perfetto, ma non significa che non ci proveremo da subito. Abbiamo la sfortuna di giocare in una Champions con 6-7 squadre che vogliono vincere e in Liga dove c'è tanta concorrenza. Se il Real otterrà la qualificazione anticipata agli ottavi continuerò a pensare alla Champions perché il Real è obbligato a vincere sempre". Provando a fare un paragone tra il campionato italiano e quello spagnolo Mourinho dice: "In Italia le grandi possono perdere punti anche con le piccole squadre che giocano molto chiuse e non concedono nulla, ma questo succede a Milan, Inter, Juve e succederà anche alla Lazio. In Spagna è un continuo vincere e quindi quando si perde un punto diventa problematico".

Mourinho ritrova uno stadio dove ha vinto tutto e dove il Real non ha mai vinto a San Siro: "Devo dimenticare quello che non e' la partita di domani. Ho giocato anche nello stadio del Porto e del Chelsea, mi devo isolare dalle pressioni. Il Real non ha mai vinto qui forse perché è molto difficile, soprattutto quando lo stadio e' pieno e il pubblico spinge molto. Io sono convinto che anche il Milan è preoccuopato perché sa che noi possiamo vincere, sarà sicuramente una bella partita con un ottimo arbitro".