Pescara, spettacolo e primato L'AlbinoLeffe scende in Lega Pro

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    La trentanovesima giornata di serie B propone otto partite in questo sabato. Il turno si completerà domenica con Sampdoria-Reggina (12.30), mentre lunedì si giocheranno Gubbio-Juve Stabia (19) e Torino-Padova (ore 21). Vediamo com'è andata:

    ASCOLI-EMPOLI 1-1 — Al termine di una partita ricca di emozioni Ascoli ed Empoli pareggiano. Risultato sostanzialmente giusto e frutto soprattutto di un primo tempo motlo combattuto. Nell’Ascoli privo dello squalificato Giovannini, Silva preferisce Ciofani ad Andelkovic e parte dalla panchina Parfait. Nell’Empoli out per squalifica Valdifiori e per infortunio Moro. Predominio bianconero in avvio, ma a passare in vantaggio è l’Empoli con Tavano che al 14’, approfitta di un rimpallo, si infila nella sorpresa difesa avversaria e insacca su Guarna in uscita. Pericolosa la squadra toscana ancora al 19’ con un calcio di punizione dal limite di Maccarone parato da Guarna. L’Ascoli reagisce e manca il pari Papa Waigo al 22’ quando manda alto di testa un gran cross di Pasqualini. Due minuti dopo a fallire la rete è Soncin che colpisce debolmente sotto porta e Dossena si ritrova il pallone di mano. Alla fiera dell’errore partecipa al 26’ anche Maccarone, che a un metro dalla porta manda incredibilmente alto su cross di Tavano. L’attaccante va al tiro anche al 41’: supera Guarna, ma sulla linea salva Peccarisi. Il pareggio dell’Ascoli arriva al 46’. Lo firma Sbaffo con un destro al volo dal limite su cross da sinistra di Pasqualini. Stesse formazioni alla ripresa, che si apre con due palle gol per l’Ascoli: prima Dossena si oppone a un colpo di testa di Scalise e poi finisce di poco a lato un sinistro a giro di Sbaffo. Al 24’ ancora Ascoli al tiro con Papa Waigo, Dossena para. Miracolo di Guarna al 36’ quando si oppone a un sinistro di Tavano. L'ultima occasione è per l’Ascoli nel recupero. Punizione da destra di Pederzoli, testa di Gerardi (subentrato poco prima a Papa Waigo) e palla che sfiora il palo. (Peppe Ercoli)

    BRESCIA-VARESE 1-2 — Era stata ribattezzata una sfida da dentro o fuori. Il Varese la vince e mette un bel mattone nella corsa playoff, il Brescia pur senza demeritare perde e saluta definitivamente la corsa promozione. Lo spareggio playoff più atteso della giornata si gioca su un campo inzuppato dalla pioggia caduta sino a dieci minuti dall'inizio del match. Parte meglio il Varese, che senza De Luca, in tribuna, avanza Cacciatore a centrocampo ma sfonda soprattutto sugli esterni, sfruttando l'assenza di Zambelli e Daprelà tra i padroni di casa. La prima occasione è dei biancorossi con Zecchin, inarrestabile. Al 10', al primo affondo, passa invece il Brescia. Jonathas si traveste da assistman e pesca l'inserimento di El Kaddouri, che taglia in due la difesa e fredda Bressan, bravo in uscita al 17' su Piovaccari e al 26' su Rossi (con i pugni) prima di dover lasciare le chiavi della porta a Moreau per infortunio. Il Varese fa la partita, il Brescia si difende. Terlizzi al 23' non concretizza in area dopo un flipper, al 30' Granoche manda alle stelle su cross di un imprendibile Rivas. Proprio da quest'ultimo, quasi in chiusura di tempo, nasce l'azione del pareggio: l'ex Bari sfonda sulla sinistra e serve al centro l'accorrente Zecchin per il gol dell'1-1. Continuano a insistere gli ospiti nella ripresa. Al 7' indecisione della difesa del Brescia, Granoche a porta vuota alza sopra la traversa. Poi le rondinelle si risvegliano. Diventa protagonista l'arbitro Nasca, peggiore in campo (nel primo tempo, dubbio contatto in area bresciana tra Zoboli e Granoche): al 17' è netto il rigore su Piovaccari. Per tutti, non per lui. Il Brescia pressa, il Varese tiene e passa al 31' su penalty - stavolta giusto - trasformato da Terlizzi dopo un ingenuo fallo di mano di Caldirola sugli sviluppi di un corner. Finale coraggioso e arrembante dei biancoblù, ispirati dal neo entrato Cordova. Moreau gli dice di no una volta, Jonathas lo grazia da pochi passi. A tempo scaduto, dubbio fuorigioco fischiato a Piovaccari che insacca. Vince il Varese del grande ex Maran. Il Brescia se la prende con la sfortuna, le assenze e l'arbitro. (Luca Bertelli)

    CITTADELLA-BARI 1-0 — Il Cittadella torna a vincere in casa e compie forse il passo decisivo verso la salvezza. Il Bari non demerita, conduce i giochi per buona parte dell’incontro ma non porta a casa nemmeno un punto. Formazioni speculari in campo: entrambe le squadre si schierano con un 4-4-2 di base che in fase di costruzione della manovra diventa un 4-3-3. E’ il Bari il più pericoloso in avvio. Al 5’ diagonale di Stoian e respinta di piede di Cordaz, pallone a Defendi che calcia in corsa, respinge Pellizzer. Pochi minuti più tardi ci prova Forestieri senza inquadrare la porta, fa lo stesso Di Roberto al 17’. Vicini al gol gli ospiti al 26’: sugli sviluppi di una punizione Ceppitelli non impatta bene il pallone di testa da due passi, il pallone arriva innocuo tra le braccia di Cordaz che non perde tempo e innesta la ripartenza di Schiavon. Cambio di campo per Di Roberto che controlla in area e al momento di portarsi il pallone sul sinistro è agganciato da Garofalo: rigore che lo stesso Di Roberto trasforma. Proteste dell’allenatore Torrente che viene espulso dal campo. Il Bari non demorde: al 38’ tiro di Forestieri e parata a terra di Cordaz. In avvio di ripresa nei pugliesi entra Castillo per Garofalo, adesso sono tre le punte in campo. Il Bari continua a fare la partita come per gran parte del primo tempo, ma produce solo il tiro centrale di Forestieri. Il Cittadella invece manca il raddoppio al 17’: tackle di Forestieri su Di Carmine, ne esce un assist involontario per Di Nardo che si presenta solo davanti al portiere, ma la conclusione è centrale. Sfiora il gol anche il Bari con Dos Santos, colpo di testa alto di poco. Il match-ball capita a Bellazzini, al 39’, ben imbeccato da Job, colpo di testa nell’area piccola e palla incredibilmente fuori. (Simone Prai)

    GROSSETO-PESCARA 2-4 — Al Pescara bastano 12' sul campo di Grosseto per proseguire la corsa verso la serie A. La squadra di Zeman, prima di risolvere il match (4-2 il finale) con il solito gioco spumeggiante, ha sofferto la vivacità iniziale dei maremmani, che si sono visti addirittura negare il vantaggio da un miracolo di Anania sul gran destro di Sforzini. A dare il la alla goleada abruzzese, al 33', è stato un clamoroso infortunio di Alfageme, che incorna nella propria rete un cross di Balzano. L'autogol cambia gli equilibri della gara. Il Grosseto prova a recuperare, ma viene condannato al 42' da un gran gol di Insigne, che approfitta di un angolo battuto corto (e male) dai padroni di casa. Il gioiellino napoletano fugge sulla destra, va fuori prima Crimi (era già ammonito) e Petras e mette nel sacco il 2-0. La gara si fa tutta in discesa per il Pescara, che nella ripresa trova altri due reti: all'8' il 3-0 nasce da un corner di Insigne. Il tiro cross di Maniero viene respinto da Viotti, che non può evitare il tap-in vincente di Nielsen. Con il Grosseto in dieci per l'espulsione di Ronaldo (proteste), gli abruzzesi, al 21', calano il poker con l'ex Sansovini, che s'infila nel corridoio giusto sul suggerimento di Cascione e brinda per la sedicesima volta. Alla mezz'ora il Grosseto salva l'orgoglio: Anania atterra Sforzini lanciato verso la porta. L'arbitro Gallione indica senza esitazioni il dischetto. Il bomber biancorosso si fa intercettare il tiro dagli undici metri, ma riprende la palla e mette in rete con un colpo di testa facile facile. Al 49' Sforzini trova poi il gol 19 della sua stagione, appoggiando in rete un cross di Calderoni dalla sinistra. (Maurizio Caldarelli)

    NOCERINA-ALBINOLEFFE 1-0 — Vince la Nocerina e mantiene ancora viva la fiammella della salvezza, al termine di una gara più difficile del previsto con un Albinoleffe mai domo, giunto a Nocera per giocarsi le ultime speranze di salvezza. I lombardi con questa sconfitta sono retrocessi matematicamente, mentre la Nocerina si giocherà il tutto per tutto nelle restanti giornate. La Nocerina parte a razzo: al 3’ è già in gol. Azione tutta in verticale che parte da Farias, che smista a Bruno. Quest’ultimo gira a Merino che dal limite fulmina Tomasig. Sulle ali del vantaggio i rossoneri cercano il raddoppio: ci vanno vicini all’11’ con Catania che da pochi passa obbliga Tomasig ad un intervento prodigioso. Poco o nulla per l’AlbinoLeffe, che eccezion fatta per un paio di conclusioni di Cissè, entrambe parate da Concetti, non è mai pericoloso. Intorno alla mezz’ora i ritmi si abbassano, la Nocerina controlla facilmente le sterili giocate dei Lombardi e si arriva così al 45'. La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo con la Nocerina che si rende pericolosa in due occasioni, al 2’ con Merino il cui tiro nel sette è deviato da Tomasig e con Di Maio che spedisce fuori di testa. Gli ospiti cominciano a guadagnare metri e a prendere possesso della gara, ma al 16’ Hetemaj, appena entrato, si fa espellere ingenuamente, tarpando le ali ai suoi che non riescono più a reagire. La Nocerina riesce a prendere nuovamente in mano la gara e al 32’ con Merino sfiora il raddoppio con un colpo di testa. Nel finale i lombardi abbozzano una reazione che, tuttavia, non produce alcun effetto. Vincono con merito i rossoneri che sperano ancora in una salvezza sempre complicata. (Roberto Errante)

    SASSUOLO-CROTONE 2-0 — Torna a vincere in casa il Sassuolo e resta ben dentro al poker delle prime. Al Braglia finisce due a zero per l’undici di Pea, col Crotone che resiste oltre un’ora, ma comincia a calare quando vengono fuori le motivazioni della squadra di casa. Nel primo tempo non succede praticamente nulla, salvo un paio di acuti di Sansone cui risponde un Crotone ben disposto in campo e mai banale nell’avvicinarsi all’area dei padroni di casa. Come spesso accade al Sassuolo casalingo, ci vuole un episodio dei suoi solisti a spostare dalla sua parte un match che i neroverdi a lungo gestiscono senza aggredire, trovando nella ripresa l’acuto giusto. E’ Sansone, unico attaccante pericoloso fin lì, a trovare la corsa giusta su Correia e a servire a Boakye il pallone del vantaggio. Legittimato poi da un Sassuolo che sfiora il raddoppio subito dopo con Sansone prima e Terranova poi, e lo trova con un colpo di testa sottomisura di Missiroli poco oltre la mezzora della ripresa. Mentre il Crotone, che con il passare dei minuti cala vistosamente, finisce anche in dieci per l’espulsione di Sansone. (Stefano Fogliani) .

    VERONA-LIVORNO 1-0 — Resta in corsa per la A anche il Verona, che impiega 79' per sbloccare la partita con Lepiller e affianca Sassuolo e Toro a quota 73.

    VICENZA-MODENA 2-1 — Con due gol nel recupero (uno per tempo) il Vicenza riesce a vincere una partita che il Modena fa poco per pareggiare. La squadra di Cagni rimane agganciata alla Nocerina al terz'ultimo posto. In avvio i padroni di casa non sfruttano le clamorose dormite della difesa emiliana; al 10' Turati perde palla, Paolucci spara addosso a Caglioni e sulla respinta Abbruscato calcia alle stelle. Un minuto più tardi è Paolucci a non sfruttare lo spazio concesso da Diagouraga. Al Modena manca un rigore: Tonucci aggancia Stanco in area al 42', per Velotto è solo corner. Il Vicenza passa al 47': Paolucci con il piatto destro capitalizza l'assist involontario di Perna dopo il cross di Maiorino. Nella ripresa al 7' Abbruscato fa tremare la traversa su calcio di punizione dal limite. Al 10' arriva improvviso il gol dell'ex che zittisce il Menti: balletto aereo nell'area veneta con Cellini che di testa trova l'angolo vincente. Il Modena si accontenta, il Vicenza ha poche idee; solo Botta da fuori area (25') e Abbruscato (31') sfiorano il palo ma non basta. I biancorossi rischiano anche di perderla quando al 38' Greco, tutto solo dal limite dell'area piccola, centra la traversa interna. E invece all'ultimo assalto (49') Maiorino fa tutto da solo: si accentra dalla trequarti sinistra e dal limite dell'area supera Caglioni con un forte rasoterra. (Paolo Mutterle)
     
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