Alonso, c'era una volta....il podio

Alonso, c'era una volta il podio
Fernando spietato realista: "La Renault lotterà per il settimo posto"
Meglio lasciare perdere i proclami, tenersi in tasca le vittorie, i titoli mondiali, i pomeriggi di gloria e tirarli fuori per consolarsi nei momenti difficili che, a sentire lui, si presenteranno con regolarità. Fernando Alonso, in un'intervista al quotidiano spagnolo "As", guarda in faccia alla realtà e si dice preparato a vivere una stagione in cui l'obiettivo dichiarato è il settimo posto. Detto da un bicampione iridato, fa un certo effetto: "Non siamo in condizione di lottare per qualcosa di importante -ha dichiarato Alonso- la Ferrari è davanti a tutti, la McLaren è più forte di noi e la Williams pure. Noi della Renault siamo in un gruppo in cui ci sono Williams e Red Bull".

Addio sogni di gloria, insomma. Anche se Alonso stesso sa bene che a febbraio è decisamente presto per darsi morti e sepolti in Formula 1: "Speriamo di fare un salto di qualità nel corso della stagione, abbiamo qualche idea e sappiamo quali sono i punti da migliorare, come la trazione e l'aerodinamica, che è il nostro punto debole". E in ogni caso, ci sono anche i lati positivi: "Rispetto al 2007 la Renault sta già facendo un grosso passo avanti, nelle ultime corse dell'anno scorso questa era una macchina che faceva fatica a piazzarsi al decimo posto. Ora stiamo parlando di sesta-settima posizione. A differenza delle ultime stagioni, il trend dei risultati di quest'anno sarà sicuramente in salita".

Ammesso (e non concesso) che Alonso sia dunque spettatore nella corsa al titolo, interessante conoscere un parere qualificato sulla corsa al titolo 2008: "La Ferrari va forte, è favorita, ma in Bahrein in fondo non hanno fatto tempi clamorosi rispetto all'anno scorso. Non è in un altro mondo. Trulli ha detto che il campionato è già deciso, io non sono d'accordo e vedo equilibrio. Mi sorprende la BMW, consuma poco e sono molto veloci". Un ultimo pensierino per tale Lewis Hamilton: "Razzismo? Ho avuto l'anno scorso le sue stesse esperienze, su certi circuiti mi hanno chiamato cane. Tutti in Spagna vogliono che io lo batta, si è creata una situazione molto simile a una rivalità calcistica e questo attira molto i tifosi. Ma a volte su questo tema si scrivono delle enormi stupidaggini".