SERIE A: INTER-ROMA

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  1. Voglinaro23
     
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    INTER-ROMA SERIE A
    Data: Domenica 01/03/2009
    Ore: 20:30
    Stadio: Meazza di Milano
    Arbitro: Rizzoli
    Guardalinee: Copelli e Stagnoli
    Quarto uomo: Pierpaoli

    INTER (4-4-2)
    12 Julio Cesar
    13 Maicon
    2 Cordoba
    26 Chivu
    39 Santon
    4 Zanetti
    14 Vieira
    19 Cambiasso
    5 Stankovic
    10 Adriano
    8 Ibrahimovic
    A disposizione:

    1 Toldo
    33 Mancini
    23 Materazzi
    7 Figo
    9 Cruz
    20 Muntari
    45 Balotelli

    Indisponibili:

    Samuel

    Squalificati:

    //

    Allen. Mourinho


    ROMA (4-3-1-2)
    32 Doni
    13 Motta
    5 Mexes
    2 Panucci
    17 Riise
    11 Taddei
    16 De Rossi
    33 Brighi
    7 Pizarro
    9 Vucinic
    10 Totti
    A disposizione:

    25 Artur
    21 Diamoutene
    22 Tonetto
    8 Aquilani
    24 Menez
    19 Baptista
    23 Montella

    Indisponibili:

    Cassetti
    Juan
    Cicinho
    Perrotta

    Squalificati:

    //

    Allen. Spalletti

    SPOILER (click to view)
    MILANO, 27 febbraio 2009 - Fuori casa è un'altra storia. Lo dicono i dati di quest'anno: in 16 trasferte, tra campionato e Coppa, l'Inter ha sempre segnato, con due eccezioni, quella del derby d'andata e quella di fine ottobre a Firenze. E se il Manchester United dovesse prendere gol all'Old Trafford... "C'è sempre stato ottimismo in vista del match di ritorno. Ora di più, perché un pareggio contro gli inglesi non è male". Parola di Christian Chivu, che aggiunge: "Ci giocheremo la qualificazione sapendo che quest'anno per noi è andata meglio nelle gare fuori casa".
    MEGLIO FUORI - "A Milano ci hanno messo in difficoltà, hanno creato molto, non trovavamo spazi - prosegue il calciatore nerazzurro intervistato da Sky Sport 24 - piano piano ci siamo ripresi e siamo usciti a testa alta. Nel secondo tempo abbiamo fatto molto di più rispetto alla prima frazione di gioco. Affronteremo una grande squadra che ha un grande pubblico. Ci saranno 80mila persone che faranno il tifo per la squadra del cuore".
    LA ROMA - Il Manchester United, per ora, è alle spalle, l'Inter si rituffa nel campionato e domenica si prepara all'ennesimo duello interno con la Roma. I giallorossi vogliono riprendere la corsa verso il quarto posto... "La Roma è una grande squadra, con un grande tecnico che ci ha messo in difficoltà, specie qui a San Siro. Sicuramente arriveranno qui per vincere, perché anche loro hanno degli obiettivi - continua Chivu -. Probabilmente siamo stati fortunati a incontrarli nel loro momento di massima debolezza, avevano avuto dei problemi durante l'estate con la morte del presidente. Sono stati un po' in difficoltà, ma è una squadra ritrovata, che vuole raggiungere gli obiettivi. E uno di questi è vincere lo scudetto, perché lo so, hanno un allenatore che lo pensa, anche se non lo dice, e se la giocheranno fino alla fine".

    SPOILER (click to view)
    MILANO, 28 febbraio 2009 - L'investitura è di quelle solenni. Arriva dall'allenatore dell'Inter, che probabilmente verrà ricordato come quello che ha lanciato il talento più brillante e sorprendente degli ultimi anni. Sentite Mourinho: "Santon è un fenomeno, dopo averlo visto contro la Roma, alla sua prima partita, ho capito che può giocare contro chiunque, anche contro i campioni d'Europa. Aveva solo bisogno di un allenatore che si fidasse di lui, sono convinto che tra 10-15 anni diventerà uno Zanetti, un Facchetti, un Maldini con 2-300 partite con l'Inter. Io sarò orgoglioso ma il merito sarà tutto suo. Lui è un terzino destro, che può giocare anche a centrocampo nella posizione di Zanetti. Mi ricordo di Bergomi, che poteva giocare come difensore destro o centrale, o anche lo stesso Javier, che può fare anche il centrocampista. Per questi giocatori la base del gioco è la loro personalità, il modo di stare in campo" (vota il sondaggio).
    FUORI CRUZ - Intanto per Inter-Roma di domani sera Mourinho ha escluso dall'elenco dei convocati Chivu, con l'obiettivo di non sovraccaricare i suoi delicati muscoli dopo l'impegno di Champions di martedì, e Cruz, mentre Vieira invece dovrebbe partire dalla panchina. Del francese parliamo a parte. Per l'attaccante argentino la bocciatura è prettamente tecnica: "Un giocatore guadagna o perde il suo posto in campo e panchina col suo lavoro giorno dopo giorno in campo. E' sempre responsabilità dell’allenatore se un giocatore gioca o non gioca bene. L’allenatore è responsabile delle sue scelte, ha diritto di fare scelte rispetto al rendimento di un giocatore". Mourinho, come consuetudine, ha rifiutato ogni domanda sulla Champions League, ed ha risposto con un secco "non è vero" alle notizie riportate dalla stampa inglese su un’offerta del Liverpool per lui. Domani contro i giallorossi potrebbero esserci delle novità nel reparto avanzato. "E’ possibile - ha detto Mourinho - Mancini e Balotelli sono opzioni importanti, e posso anche giocare in un modo diverso perché la Roma non si sa mai come gioca". Non è escluso che che a ritrovare una maglia da titolare sarà Mario Balotelli: "Mi piace molto Mario in questo periodo, il suo modo di lavorare e stare in campo, è una possibilità"
    "MARIO HA FATTO BENE" - "Non capisco le critiche sul gesto di Balotelli" ha aggiunto Mourinho riferendolsi al faccia a faccia tra Balotelli e Cristiano Ronaldo. "Dentro il campo non c'è alcuna differenza d'età o di titoli conquistati. Sono tutti uguali. Non vedo perché uno non possa criticare il comportamento di un avversario senza offendere. Mi piace il fatto che Mario non rispetti nessuno, che abbia personalità".
    IL CASO VIEIRA – Mourinho ha disinnescato le polemiche sul centrocampista francese, che a L’Equipe aveva dichiarato di essere “molto deluso” per l’esclusione contro il Manchester United: “Non ha mai avuto 3-4 settimane consecutive per lavorare senza problemi, ha giocato poco, come accaduto l‘anno scorso. Capisco che a voi piaccia Patrick, ma a me piace ancora di più. Per me sarebbe fantastico averlo in campo. La mia squadra avrebbe bisogno di lui, ma se non gioca è perché non è arrivato ancora a un livello tale per farlo. La sua delusione di martedì? Dovrebbe essere onesto con voi così com’è stato con me. E’ entrato nel mio ufficio ammettendo di non essere in condizioni per giocare una partita del genere. Questo è quel che mi ha detto, e dovrebbe dirlo anche a voi. Io ho bisogno di gente in grado di giocare 90 minuti, con grande intensità. Contro la Roma lo porterò in panchina perché voglio a tutti i costi recuperarlo. Vedremo se la partita permetterà di farlo giocare. Non posso fare miracoli".
    LA ROMA - "Sarà una partita difficile, contro una delle avversarie migliori del campionato. Li conosciamo bene - ha spiegato Mourinho - è sempre stato molto difficile conseguire un risultato affrontandoli. Abbiamo giocato la Champions come loro, noi abbiamo i nostri problemi e loro hanno i loro, ma entrambi abbiamo giocato martedì e penso sia sufficiente per recuperare. Noi di solito dopo la Champions giochiamo bene, vinciamo quasi sempre".

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    28 febbraio 2009 - Fuori Chivu e Cruz, Vieira in panchina. Mourinho difficilmente cambierà modulo contro la Roma domani sera, mentre è più probabile ipotizzare qualche inserimento, dall'inizio o a partita in corso come quello del francese o di Balotelli in attacco. In difesa torna Marco Materazzi, assente contro il Manchester United, c'è anche l'ex Mancini. Questo l'elenco completo dei convocati: Julio Cesar, Orlandoni, Toldo, Burdisso, Cordoba, Maicon, Materazzi, Maxwell, Santon, Cambiasso, Figo, Muntari, Stankovic, Vieira, Zanetti, Adriano, Ibrahimovic, Mancini, Balotelli.

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    27 febbraio 2009 - Contro l'Inter Luciano Spalletti riavrà a disposizione Menez. Anche oggi il francese ha iniziato l'allenamento con i compagni. Poi ha proseguito con un lavoro differenziato, ma alla fine ha giocato la partitella. Recuperato anche Vucinic, che domenica partirà titolare. De Rossi non si è allenato sul campo. Il centrocampista ha un ascesso a un dente, ma domenica ci sarà. Brutte notizie invece per Perrotta, che in allenamento ha accusato una lesione di secondo grado all'ileopsoas. Nei prossimi giorni saranno valutati i tempi di recupero. Distorsione alla caviglia (gonfia) per Pizarro. Le condizioni del cileno tengono in ansia Spalletti, anche se dallo staff medico della Roma trapela ottimismo in vista della gara contro l’Inter. La situazione verrà valutata nelle prossime ore. Differenziato in palestra per Aquilani. Il centrocampista romano avverte ancora dolore alla caviglia infortunata e non ce la dovrebbe fare per l'Inter. Lavoro in palestra anche per Cassetti, Juan e Tonetto. Cicinho, in scarpe da ginnastica, ha svolto lavoro differenziato in campo con Franceschi. Dopo una fase di riscaldamento, il gruppo ha lavorato sugli appoggi e sulla circolazione di palla alternata a flessioni. A seguire un intenso lavoro atletico. La partitella. Rossi: Doni, Loria, Motta, Diamoutene, Menez, Brighi, Stojan, Vucinic, D'Alessandro. Verdi: Bertagnoli, Malomo, Panucci, Mexes, Riise, Filipe, Perrotta, Montella, Baptista. Taddei ha saltato la partitella. Paura per Motta che è caduto male e ha avuto un problema alla caviglia destra. Solo una leggera distorsione per il difensore, che è rientrato subito in campo. Nessun problema per domenica. All’uscita dal Fulvio Bernardini, Cicinho ha detto ai circa venti tifosi presenti: "Se ci sarò contro l’Inter? Ancora non lo so, ma penso di essere convocato". Poi Menez: "L'allenamento è andato bene. Contro l’Inter sarò a disposizione". Anche Mexes si è fermato a parlare con i sostenitori giallorossi: "Che facciamo con l'Arsenal? Vinciamo di sicuro". Alcuni tifosi gli hanno chiesto: "E’ vero che vai al Milan?", il francese ha risposto: "Ma quale Milan…". Poi è uscito Aquilani che ha confermato ai tifosi la sua assenza contro l'Inter: "A Milano non ci sarò".

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    ROMA, 27 febbraio 2009 - Francesco Totti rischia di saltare la partita con l'Inter. Il capitano della Roma, infatti, ha avvertito dolore al ginocchio destro e non si è allenato. Per lui solo fisioterapia.
    A dissipare i dubbi sulle condizioni del Capitano e sulla sua presenza in campo nella sfida chiave con l'Inter è stato però lo stesso giocatore: "Sto bene. Il ginocchio sta bene. Penso di farcela per l'Inter".
    All'uscita da Trigoria, il preparatore atletico Vito Scala ha rassicurato sulle condizioni del capitano giallorosso. "Francesco ha solo un fastidio, che non ha niente a che vedere con l'ultimo infortunio al ginocchio - ha detto Scala -. Il problema è che sente dolore al ginocchio destro, ma non ricorda nemmeno se è stata una botta o qualcos'altro. La cosa sicura è che questo inconveniente non c'entra niente con l'infortunio. È solo un fastidio che verrà valutato domani. Io sono abbastanza ottimista per il suo impiego contro l'Inter".
    Alla seduta di oggi non ha partecipato nemmeno De Rossi, alle prese con un mal di denti: la sua presenza nel posticipo di domenica non è però in discussione.
    PERROTTA - Sarà necessario un lungo stop - forse addirittura due mesi - per il centrocampista giallorosso Simone Perrotta, che si è fatto male oggi in allenamento procurandosi una lesione all'ileopsoas, il muscolo all'altezza dell'anca. Perrotta ha effettuato un'ecografia che ha evidenziato la lesione di secondo grado.

    SPOILER (click to view)
    Allenamento di rifinitura prima della partenza per Milano per la Roma di Luciano Spalletti. Totti si è allenato con il gruppo ed ha svolto tutta la parte atletica con la squadra, il problema al ginocchio accusato ieri sembra essere sotto controllo. Totti, a meno di clamorosi risvolti, è a disposizione e quindi prenderà parte alla gara di domani sera Inter-Roma. Buone notizie per De Rossi, la botta rimediata contro l’Arsenal è passata, il vero problema che ha afflitto De Rossi in settimana è stato un ascesso dentale, il centrocampista giallorosso è comunque a disposizione e prenderà regolarmente parte ad Inter-Roma. Non è sceso in campo Pizarro, il cileno ha rimediato un colpo in allenamento e in via precauzionale non si è allenato, Spalletti deciderà assieme allo staff medico sulla convcazione di Pizarro, pare che il centrocampista, viste le assenze di Aquilani e Perrotta, stringerà i denti e sarà del match. Menez procede bene il suo pieno recupero, anche oggi il francese si è allenato ed è convocabile per il posticipo. Non hanno preso parte all’allenamento sia Tonetto che Cicinho, difficile che Spalletti se li porti a Milano, calciatori che si aggiungono ai vari Cassetti, Perrotta, Aquilani e Juan ai box ed ancora non recuperati.
     
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  2. ~ThiS is Manu!
     
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    Forza romaaaaa!
    Cmq qua esce o una X o 2 secco
     
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  3. °Gladiator23°
     
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    io spero solo di non prenderne quante ne ho prese al'andata
     
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  4. ~ThiS is Manu!
     
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    non credo succederà la stessa cosa...almeno lo spero
     
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  5. Voglinaro23
     
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    CITAZIONE
    MILANO, 1 marzo 2009 - Pazzesco 3-3 a San Siro. L’Inter recupera una situazione apparentemente compromessa contro la Roma, avanti di due gol all’intervallo grazie a De Rossi e Riise. Doppietta di Balotelli nella ripresa (contestato il 2-3 su rigore). Gli ultimi centri sono di Brighi e Crespo prima del finale.
    GLI ASSENTI - In un certo senso il testa a testa comincia già dal riscaldamento: Totti prova qualche movimento ma alla fine si arrende alle bizze del suo ginocchio destro; Ibrahimovic non va in campo per un piccolo problema muscolare, restando fuori dai 18 per la seconda volta in questa stagione. Così è Balotelli a ritrovare un posto da titolare a più di due mesi dall’ultima volta (Siena-Inter 1-2).
    TILT INTER - A Spalletti mancano sette giocatori con Pizarro in condizioni problematiche per una caviglia in disordine. C’è Panucci di nuovo in campo dopo oltre un mese ma il tecnico toscano è quasi obbligato a cambiare modulo, piazzando Brighi dietro Baptista, con Vucinic e Taddei più larghi in un 4-2-3-1 di difficile interpretazione per i nerazzurri. Il risultato infatti è devastante: in 46 minuti Julio Cesar incassa due gol, come solo a Bergamo era accaduto, e si salva in altre tre occasioni. Il tilt interista è totale e all’intervallo il punteggio è di 2-0 per la Roma, grazie al magnifico colpo di testa di De Rossi (su servizio da destra di Motta), e all’inserimento di Riise sulla sinistra, con palleggio sulla testa e tocco beffardo sotto le gambe di Julio Cesar.
    LA MANATA DI PANUCCI - Il passivo, come già accennato, è addirittura benevolo per Mourinho, che osserva impietrito i salvataggi disperati di Cambiasso su Baptista e di Burdisso su Vucinic, cui va aggiunto il rigore in movimento fallito da Brighi al 7’. Filtrando le scorie di un primo tempo da incubo restano solo il triangolo di Maxwell con Santon, chiuso dal brasiliano con un tentativo poco preciso, e il contatto tra Panucci e Adriano nell’area giallorossa, una "manata" meno lieve di quella con cui Ferdinand ha fermato l’Imperatore martedì scorso.
    BRIGHI TRIS - Nella "prima" da protagonista vissuta accanto a Santon, mai insieme dal primo minuto i due ex Primavera dell’Inter, Mario segna una doppietta che tiene in piedi la prima della classe. L’opera l’avvia Mourinho, che ribalta la squadra rischiando di brutto: fuori Maxwell e Burdisso, dentro Vieira e Figo con Cambiasso centrale difensivo e tre uomini dietro Adriano. La scossa è garantita, anche se ad incendiare la partita è un rigore molto controverso, quello del 2-3. Dopo il primo centro di Balotelli, scaturito da un affondo di Adriano all’alba del secondo tempo, la Roma mette il dito nella piaga di uno schieramento improvvisato. Baptista sfrutta l’errore di Cambiasso ed è bravo a girarsi dopo l’anticipo fallito dall’argentino in veste difensiva. Tocca materialmente a Brighi mettere dentro il 3-1 scrivendo una parola comunque non definitiva sulla partita.
    MARIO SOFFIA SUL FUOCO - Passano sei minuti e Mario costruisce il quinto gol della sua tormentata stagione cadendo in area dopo un doppio dribbling. Il rigore è generoso, oltre che indigeribile per Pizarro e Mexes. Balotelli trasforma, fa il gesto del "tutti zitti" alla curva giallorossa riscaldando ulteriormente il tono della contesa, e per poco non inchioda pure il 3-3 con una girata poco fortunata.
    IL VECCHIO HERNAN - Questione di minuti, anche se l’eroe della serata finirà per essere Hernan Crespo. L’inerzia della sfida "gira" definitivamente quando Vucinic brucia la carta del 2-4, deviando di testa senza crederci la traiettoria disegnata da Pizarro. Un errore pesantissimo, visto che "Valdanito", pochi secondi dopo essere entrato in campo, stacca come ai tempi d’oro trasformando un passaggio alto di Figo. Da non credere, soprattutto per Spalletti.
    CHE RISCHI - Partita malissimo, tenuta a galla dal più giovane e contestato dei suoi attaccanti, l’Inter cerca il successo nelle ultime curve del tracciato esponendosi al contropiede giallorosso. Menez, e soprattutto De Rossi, sprecano l’opportunità di capovolgere un match incredibile. Che premia il coraggio dell’Inter e in definitiva mantiene in linea di galleggiamento anche la Roma, che guadagna un punto sul Milan.

    SPALLETTI SULLA PARTITA

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    1 marzo 2009 - Spalletti: "Grande spettacolo, due squadra che hanno giocato un buon calcio. Dopodiché è difficile essere contenti dopo aver perso quest'opportunità, non sempre si riesce a giocare con l'intensità che abbiamo dimostrato. Il rigore? Dalla panchina mi è sembrato che si buttasse, dalle immagini ho avuto la conferma. Senza quell'episodio sarebbe stata partita chiusa, quell'episodio l'ha riaperta. Mourinho dice che era giusto? Dalle mie parti si dice che dove c'è un furbo c'è un bischero: e io la parte del bischero non la voglio fare. Proprio per questo ribadisco che i tesserati dovrebbero stare zitti, altrimenti si prendono dei vantaggi sugli avversari. Sono episodi che ci possono stare, ma vista come era andata la partita se doveva esserci un episodio fortunato doveva semmai essere a nostro favore. E non è giusto che Mourinho dica queste cose...".


    MOURINHO SULLA PARTITA:
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    1 marzo 2009 - Mourinho a fine gara tira fuori l'orgoglio: "Il rigore c'era, ma in ogni caso abbiamo pareggiato non per quello ma per il carattere. La Roma ha cercato di perdere tempo sul 3-1 per loro: in quel momento ha sbagliato a sottovalutarci, se avesse provato a spingere ancora forse avrebbe chiuso la partita. In ogni caso è un punto d'oro. Quando perdi 2-0 e 3-1 contro una squadra d'altissimo livello è difficile recuperare. La mia squadra ha avuto una grandissima reazione sul 2-0, poi il terzo gol lo abbiamo preso perdendo palla a centrocampo in modo naif, c'è stato un fallo netto di Baptista e un inserimento di Brighi che è bravissimo a fare queste cose. A quel punto una squadra con una mentalità normale perde. E Cambiasso se era furbo cadeva e prendeva fallo, come i compagni è stato troppo naif. Sembrava persa, anch'io l'ho pensato. Però il carattere della squadra ha fatto tutto, una squadra in difficoltà, con qualche giocatore non al meglio, senza Ibra, dopo una settimana in cui la gara con la Roma anche a me sembrava piccolina. Con il Manchester è stato tutto così esaltato che da mercoledì fino a oggi sembrava giocassimo contro una squadra piccola. Invece no".


    ALTRE NEWS DAL MATCH:
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    MILANO, 2 marzo 2009 - Quel che resta del 3-3 del Meazza è l’immagine di una bellissima Roma, capace di mettere alle corde i "secchioni" della classe nella stessa sera in cui il capitano non c’è, un paio di senatori sono a mezzo servizio e altri sei restano a guardare la partita dalla tribuna per infortunio. L’eco di quanto dichiarato dai protagonisti dopo la partita però, si fa sentire a distanza di qualche ora dal fischio finale. Non c’è solo il rigore concesso da Rizzoli a Balotelli, c’è anche il gesto dello stesso baby nerazzurro a far discutere.
    TUTTI ZITTI - Succede dopo il gol, contestatissimo, del 2-3. Mario trasforma dal dischetto, e poi si porta l’indice al naso a indicare il silenzio, con lo sguardo rivolto al settore dei tifosi romanisti che poco prima lo avevano insultato sperando in un suo errore. "Mourinho deve avergli insegnato anche l’educazione", dirà a fine partita Bruno Conti, censurando un gesto che in campo ha surriscaldato gli animi (Panucci e Maicon per poco non venivano alle mani).
    RIZZOLI NEL MIRINO - Naturalmente il presunto fallo di De Rossi o Motta su Balotelli resta il tema dominante anche nelle dichiarazioni di altri. E lo sarà anche nei prossimi giorni a giudicare dal tono delle critiche. Ecco una breve rassegna. Francesco Totti: "Come sempre, sono senza parole. Niente di nuovo. In tribuna si è visto pure meglio". Matteo Brighi: "Sul 3-1 la partita era chiusa, con un rigore così, è chiaro che l’Inter è agevolata. E’ stato un episodio decisivo". Marco Motta: "Le immagini sono chiare, ma anche dal campo abbiamo avuto la stessa impressione. E’ un peccato perché la Roma ha giocato una grande partita". Daniele De Rossi, nella lunga sequenza di interviste post gara, articola il suo pensiero: "Dopo aver vinto a Napoli contro un intero stadio ostile ero felice, poi mi hanno detto che il gol (di Mexes, ndr) era in fuorigioco e ci sono rimasto male. Sono sicuro che la stessa cosa sta succedendo ai giocatori dell’Inter dopo questo 3-3. Il punto è che a loro accade spesso. Non hanno bisogno di aiuto, hanno ragazzi di 18 anni uno più forte dell’altro, un allenatore grandissimo, cosa serve di più per vincere? Per noi invece è dura accettare: la Roma ha perso troppi punti all’inizio, qui non si può più star zitti perché in palio c’è tanto. Con la zona Champions questa società finanzia i suoi progetti... Se dicessi che l'Inter non è il problema non direi la verità: ho molti dubbi di poter vincere uno scudetto con la Roma".
    CRESPO SALUTA - In casa Inter si brinda allo scampato pericolo con un occhio agli infortunati (Burdisso soffre per un inizio di pubalgia, Ibrahimovic non ha giocato per un lieve affaticamento muscolare, Samuel migliora, ma non è ancora pronto) e al gol di Hernan Crespo. Che non perde l’occasione per sfogarsi dopo un lungo periodo in naftalina: "Le cose non succedono per caso, questo gol mi dà una gioia immensa e premia il mio sforzo in un anno molto difficile. A Reggio Calabria avevo giocato uno spezzone di partita prendendo un palo, a Torino pure, contro la Roma è andata meglio". Poco prima aveva aggiunto: "A giugno senza dubbio cambierò aria. A questo punto è chiaro, non è una decisione mia, ma sono i fatti che parlano da soli. Io accetto sempre le decisioni del mister - ha concluso - e non è nel mio stile fare casini. Sono un professionista serio e lavoro 24 ore su 24".
    IL CALO SPIEGATO - Dejan Stankovic ha invece sottolineato il carattere dei nerazzurri: "È stata una partita stranissima, abbiamo pagato la tensione accumulata nella sfida di Champions League contro il Manchester per la quale eravamo carichissimi, questa è l'unica ragione del nostro calo. Ma, ciò nonostante, credo che nel secondo tempo si sia vista una grande Inter, una squadra che ha avuto una grande reazione".

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    MILANO, 1 marzo 2009 - Gira e rigira, si parla sempre di arbitri. Il dopopartita di Inter-Roma ruota soprattutto intorno al rigore concesso da Rizzoli all'Inter al 18' del secondo tempo per fallo di De Rossi su Balotelli. La sponda giallorossa accusa, la capolista ribatte. Durissimo lo stesso centrocampista della Nazionale: "Bisognerebbe dire come stanno le cose, dovrebbero farlo tutti".
    FRUSTRAZIONE -De Rossi carica: "L'episodio del rigore è abbastanza evidente, e c'è un po' di frustrazione da parte nostra. Non è la prima volta che in questa sfida accadono certe cose. Levo la gamba, non so che dire, non ho parole". Così il centrocampista della Roma ai microfoni di Sky. "Quello che è grave - chiude De Rossi - è che gli arbitri non possono parlare e dare le proprie motivazioni. A me Rizzoli ha detto che ha visto che non l'ho toccato e che l'ha toccato Motta con l'anca. Tratto in inganno? Gli arbitri mi sembra siano tratti in inganno sempre dalla stessa parte e uno fa delle riflessioni che anche a mente rilassata non portano a conclusioni differenti".
    PRESE PER I FONDELLI - E Luciano Spalletti non è da meno. "Dalla panchina mi sembrava che Balotelli si fosse tuffato. Visto alla moviola non posso che confermare la mia sensazione. Mario si è proprio buttato". L'attacco continua, ai microfoni di Sky: "Se poi in tv si hanno gli opinionisti e ci vogliono prendere per stupidi... Uno sta zitto e rischia di passarci davvero. Ma non prendeteci per i fondelli. Dite quel che volete, ma sul 3-1 la partita era chiusa ed è stata riaperta da un episodio dubbio".
    FALLO SU CAMBIASSO - Per una volta José Mourinho deve dare spazio a frasi più "forti" delle sue. Il tecnico dell'Inter al fischio finale ammette: "Siamo andati sotto 2-0 perché siamo stati carenti in intensità, poi c'è stata una grandissima reazione". Ma anche il portoghese recrimina sull'arbitro: Sul terzo gol della Roma abbiamo perso palla in modo naif e c'è stato un fallo netto di Baptista su Cambiasso, che ha reagito con troppo fair play. Sul 3-1 la partita sembrava persa, anche io l'ho pensato. Ma il carattere della squadra ha fatto la differenza". Il rigore su Balotelli? Per Mourinho è "netto".
     
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  6. ~ThiS is Manu!
     
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    Porca vacca,a quest'ora potevamo essere a -6,pazienza,grande Roma lo stesso ;)
     
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  7. Voglinaro23
     
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    CITAZIONE
    A parte che De Rossi non ha fatto una sega a Napoli. Comunque io mi sono veramente rotto i coglioni perche' dopo Calciopoli io pensavo che il nostro calcio fosse pulito. E invece? Niente. E' dall'anno scorso che l'inter continua ad avere favori arbitrali e secondo me non e' una coincidenza. Sempre l'Inter....Sempre l'Inter....ora mi sono veramente rotto. Magari ci fosse la moviola in campo....Se ci fosse stato l'anno scorso avremmo vinto lo scudetto e con 9-10 dieci punti di scarto. Quest'anno pero' mi dispiace per la Juve, che gli tocchera' fare la fine che abbiamo fatto noi l'anno scorso. Io sono veramente indignato. Per non parlare di Mourinho che dice che il rigore c'era.....che coglione mai visto. E poi va a dire lui che la partita e' stata rubata perche' Baptista ha fatto un fallo I N E S I S T E N T E su Brighi. Ma fatela finita con questa buffonata da clown. Lasciamo stare i classici gialli che Rizzoli non da' mai all'Inter (vedi Balotelli, Stankovic, Cambiasso...ecc), ma a quel demente di Balotelli gli vogliamo dare qualche giornata di squalifica? No perche' a parte 2-3 fallacci da dietro ovviamente senza ammonizione, Super(mica tanto super)Mario ha condizionato la partita con il suo tuffo in area. Per non parlare dei suoi VERGOGNOSI insulti ai giocatori e ai tifosi della Roma.
    Questa e' un'ulteriore prova che l'Inter e' sempre favorita. ED E' UNA VERGOGNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

     
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  8. ~ThiS is Manu!
     
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    Sono d'accordo con te vogli,hai ragionissima!
     
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  9. °Gladiator23°
     
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    c'est la vie....adeguiamoci
     
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8 replies since 28/2/2009, 15:00   67 views
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