News: Mourinho-"Non e' il M.U la favorita"

Voglinaro23

Posted on 10/3/2009, 19:41

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MANCHESTER, 10 marzo 2009 - Josè Mourinho da queste parti ha un grado di popolarità paragonabile a quello di una rockstar. E visto che gli inglesi sono abituati ai suoi show, non sorprende che il primo colpo di scena della conferenza stampa della vigilia arrivi prima ancora che il portoghese esprima i primi concetti. Accanto a lui infatti non compare il capitano, nè Ibrahimovic o Cambiasso. C’è Muntari. Quello del passaporto dimenticato.
SAMUEL SI’ - "Non so ancora se giocherò - attacca il ghanese, che un gol pesante allo United lo ha segnato quando giocava con il Portsmouth in Coppa d'Inghilterra -". Come dire, non chiedete a me se Samuel non ce la fa e quindi dovrò sostituire Cambiasso in mezzo. Sembra la solita mossa a sorpresa dello Speciale. Invece ecco l’altra uscita ad effetto: "Se non ci saranno problemi nella rifinitura Samuel potrà giocare. Comunque lo potrete verificare tutti perché la seduta sarà completamente aperta, non solo per i primi 15 minuti". Da non credere.
"NON SONO LORO I FAVORITI" - I colleghi britannici se lo mangiano con gli occhi mentre parla di conferenze da medioevo che "piacciono agli italiani" e risponde con mezze frasi e un’espressione ancora più corrucciato del solito. Fa parte del gioco, perché quello con Alex Ferguson è un braccio di ferro annunciato e assaporato con gusto prima di tutto dagli stessi attori. "Il motivo per cui ho perso solo due volte su 13 contro di lui? Non me lo spiego". "Spero che sia una partita divertente certo, specialmente dopo il novantesimo...". E ancora: "Anche noi siamo delusi per il fatto di non aver segnato nel secondo tempo dell’andata. Fare 0-0 in trasferta non è necessariamente un ottimo risultato perché puoi avere dei problemi al ritorno. Dicono di essere favoriti? Non credo sia così... Sono già arrivato alla finale dopo un pareggio senza gol. Questa sfida la vince chi gestisce meglio la pressione".
VECCHIO NEMICO - Lunedì sera Mourinho ha incontrato Phil Neville, una leggenda da queste parti, per discutere di calcio da maestro ad allievo visto che "Vuole fare l’allenatore". In effetti da queste parti lo Speciale è di casa: "In quasi quattro anni di incontri all’Old Trafford, ho conosciuto tutti, perfino il custode del campo". La vigilia del vecchio nemico è ricca di incontri, sensazioni e statistiche. Mou sa che da quattro anni i detentori non vanno oltre gli ottavi di finale. E anche che da tre edizioni l’Inter esce di scena proprio al primo turno eliminatorio. Ma chiarisce: "Per me giocare qui o farlo a San Siro è lo stesso. La nostra difficoltà non sarà l’atmosfera nè la tradizione negativa dell’Inter negli ottavi. Il problema è la qualità degli avversari. Ai giocatori forti piacciono sfide di questo tipo".
IL FUTURO - Finale inevitabilmente dedicato alle voci su un eventuale successione sul trono di Manchester. "Io al posto di Ferguson? Magari tra vent’anni... Lui è contento e vincente, lasciamolo stare qui". Cioè con gli altri due highlander in maglia rossa: dieci anni fa, nell’ultimo euroconfronto diretto, lo United fece fuori l’Inter vincendo 2-0 all’andata e pareggiando 1-1 al ritorno e anche in quella occasione c’erano Giggs e Scholes.