News:Donadoni: "Io e Napoli la stessa voglia di Champions"

Donadoni: "Io e Napoli
la stessa voglia di Champions"

Lui, la faccia ce la mette, responsabile com’è. Il Napoli va male, sta concludendo una stagione fallimentare, ma Roberto Donadoni non si sottrae al confronto. Racconta i suoi sogni (Quagliarella), discute sugli obbiettivi (Europa) e dice di non essere pentito di aver accettato l’incarico, l’8 marzo. Insomma, a differenza del presidente Aurelio De Laurentiis e del direttore generale Pier Paolo e Marino, l’allenatore della squadra azzurra non si nasconde, non si rifugia dietro quel silenzio irriguardoso nei confronti dei napoletani, di coloro che vivono la passione per il Napoli.

Si sente deluso, Donadoni?
"I numeri non sono per niente soddisfacenti. Contro il Catania siamo venuti meno in alcune situazioni che da tempo fanno la differenza. Dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista. Bisogna fare chiarezza".

Le gente ha fiducia in lei: lei se la sente di essere il garante dei napoletani?
"Io mi sento di fare al meglio il mio lavoro. Voglio mettere a disposizione ogni mio singolo secondo per poter migliorare. C’è il mercato che si muove e dura mesi. Non è possibile fare tutto in pochi giorni. È chiaro che vorrei prendere 4-5 giocatori in un batter d’occhio. Dobbiamo ritrovare la strada giusta per crescere. Quando ho accettato l’incarico, sono venuto per giocare le ultime 10-11 partite in vista del futuro. Con De Laurentiis ho intenzione di lavorare seriamente".

Le indiscrezioni si susseguono, si parla di Quagliarella, di Cigarini. I tifosi, delusi, sognano: cosa c’è di vero?
"Sono nomi che fanno sognare anche me. Sono giocatori da Napoli e di livello. Da qui a darli per scontati ce ne vuole, in ogni modo. Però, se si fanno questi nomi, il sorriso mi resta stampato in faccia".

De Laurentiis vuole rinforzare l’organico prendendo un difensore un regista e un attaccante: basteranno 3 giocatori per rendere competitivo il suo Napoli?
"Io ne vorrei 7, ma so che non è così semplice. È importante, comunque, la qualità".

L’Europa, Donadoni: Napoli la pretende.
"Questa è una città importante, con un grande seguito calcistico. Di fatto, meriterebbe la Champions League. Ma è da considerare pure che il club è ritornato in serie A soltanto da due anni e che negli ultimi 5 è stato ricostruito. Mi piacerebbe certo, la Champions, ma ci vorrà del tempo".

Dica la verità: in questi 3 mesi di Napoli s’è mai pentito della scelta fatta?
"Per niente. Sono contento di aver accettato questa panchina, ho accelerato la conoscenza dell’ambiente. Anche io, per esempio, sarei stato felice di prendere uno come Thiago Motta, ma è andato all’Inter. Non sempre si possono soddisfare le aspettative. Di sicuro, quello che si aspetta la gente è quello che mi aspetto io".

In conclusione, si parla tanto di Lavezzi in questi giorni, della sua tristezza e della delusione che sta provando. Di quel talento ammirato fino a prima di Natale oggi non v’è più traccia, il Pocho viene criticato per la sua anarchia in campo...
"Da giocatore Sacchi mi disse che ero bravissimo a dribblare, ma che utilizzavo quest’arma in modo sbagliato. In pratica mi disse che ero scarso. Anche Lavezzi ha grandi armi, ma deve migliorare, perché le armi vanno usate al momento opportuno".