Eto'o:"Voglio vincere tutto" E spunta l'idea Lavezzi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. MaRko_JuventinoDoc
     
    .

    User deleted


    "Qui per scrivere la storia di questo club". Così Samuel Eto'o si presenta nella sua prima conferenza stampa da nerazzurro. "Ibra ha baciato la maglia del Barça? Fatti suoi, io voglio guadagnarmi la fiducia dei tifosi vincendo". Il camerunese ha smentito presunte critiche del passato nei confronti di Mourinho, ha auspicato un ritorno a grandi livelli dell'ex compagno Ronaldinho e ha svelato: "Le vecchie voci sul Milan? Io volevo l'Inter".

    ECCO TUTTA LA CONFERENZA STAMPA:

    Samuel, quando l'Inter compra giocatori dal Barcellona spesso scrive la storia del calcio. Senti questa responsabilità e credi nel Pallone d'oro?

    "Prima di rispondere alla domanda, vorrei congedarmi dai miei ex compagni e tifosi del Barcellona. I miei 13 anni in Spagna sono stati meravigliosi. Ringrazio tutti, ho difeso la maglia del Barça con onore e me ne vado a testa alta. Credo che ognuno debba scrivere la sua storia. Io col Barça ho vinto quasi tutto, ora voglio vincere con l'Inter. Il Pallone d'oro? E' un premio individuale, ma non potrei vincerlo senza i miei compagni. Il mio Pallone d'oro sarebbe il successo in campionato o nelle altre competizioni. Il trofeo vero e proprio sarebbe un valore aggiunto".

    Chi ci ha guadagnato nello scambio con Ibra? Inter o Barça?

    "Io sono Samuel Eto'o e non voglio paragonarmi con nessuno. Per quanto riguarda Ibra, gli auguro il meglio, in una squadra che è stata la mia casa per tanti anni".

    Che accoglienza hai ricevuto?

    "Quando arrivi in un posto è sempre tutto nuovo. Ringrazio i tifosi per l'accoglienza, cercherò di dare loro tantissimo".

    Tempo fa dicesti che non ti piaceva il gioco di Mourinho e che non saresti mai andato in una squadra allenata dal portoghese. Vi siete chiariti?

    "Non ho mai detto queste cose, posso fornirvi le prove. Queste dichiarazioni presunte risalgono ad una gara fra Chelsea e Barcellona che fu molto calda e mi spiace che le mie parole di allora siano state male interpretate. In questi anni ci sono state alcune occasioni per trasferirmi in una squadra di Mou, sono felice della stima che mi ha concesso".

    Il calcio italiano si sta impoverendo, i campioni vanno via. Tu invece sei arrivato in Italia. Senti anche questa responsabilità?

    "Secondo me invece in Italia ci sono ancora tanti campioni, non mi sembra che il campionato italiano abbia perso importanza. Io sono qui per scrivere la storia dell'Inter e solo facendolo potremo affermare che la Serie A è ancora il campionato più importante del mondo".

    Chi sono il miglior giocatore, il miglior attaccante e il miglior difensore della Serie A?

    "Sono amico di Victor Valdes, ma ad esempio posso dire che il nostro portiere, Julio Cesar, è il migliore, è un fenomeno. E' difficile comunque rispondere a questa domanda. Potrei poi nominare tanti altri colleghi. Anni fa dicevo che Iniesta era fortissimo e finalmente ora se ne sono accorti tutti".

    La tua carriera si è sempre sviluppata in Spagna. Ti sei posto questo problema? E hai pensato al problema del razzismo, che ha toccato anche Balotelli?

    "E' vero che ho giocato per tutta la mia carriera in Spagna, però ho grande esperienza internazionale. Sono partito dal Camerun come cittadino del mondo e vorrei essere felice ovunque. So che il problema razzismo esiste, ma non voglio pormelo in questo momento. Sono fiero di essere di colore, forse se non lo fossi stato non sarei il giocatore che sono. Per il reso, tocca alla politica risolvere il problema, è un fatto di educazione".

    Ibra ha baciato la maglia del Barcellona, perché tu non hai baciato quella dell'Inter?

    "C'è una sola ragione per cui non l'ho fatto: devo vincere e guadagnarmi la fiducia dei tifosi. Io devo vincere e così nascerà il rapporto spontaneo con i tifosi. Se Ibra ha baciato la maglia sono affari suoi".

    Hai già vinto due Champions col Barça, quanto sarebbe diverso vincerla con l'Inter, che non la vince da tanto tempo?

    "Forse vincere una Champions con l'Inter sarebbe come quando l'abbiamo vinta la prima volta col Barça. I blaugrana all'epoca non la vincevano da tempo, l'Inter - mi dicono - non la vince da molto di più. Faremo di tutto per riuscirci".

    L'8 agosto a Pechino c'è la Supercoppa. Sarai pronto?

    "Tocca al mister decidere, non a me".

    Che coppia di attaccanti sarà Eto'o-Milito?

    "Non sapevo che la formazione fosse già scritta. Secondo me Milito è un ottimo giocatore ma non so se giocheremo di lui. Siamo un gruppo, non posso parlare solo di me e lui".

    C'è mai stata per te la possibilità di andare a giocare al Milan? E di Ronaldinho pensi che potrà tornare ai livelli migliori?

    "Io spero che Ronaldinho recuperi e migliori i livelli di Barcellona, tutti quelli che amano il calcio devo sperarlo. Per quanto riguarda le mie ipotetiche destinazioni, c'erano possibilità italiane e straniere. Ma io sono venuto dove volevo venire".

    Mourinho, quando pensa che Eto'o potrà giocare?

    "Innanzitutto voglio dire che le presunte dichiarazioni di Eto'o dopo un Chelsea-Barcellona non sono mai state un problema per me, lui è come me, è uno che quando perde una partita importante va via arrabbiato. Voglio dire a Samuel che sono molto felice e soddisfatto di averlo e questo vale anche per tutti i compagni. Secondo me Samuel sarebbe pronto per giocare già oggi, non certo novanta minuti. Lo farà invece poco a poco, magari già una mezz'oretta a Montecarlo, poi certamente verrà a Pechino. La squadra è stata costruita già sapendo del suo arrivo, la sua posizione lo aspetta".

    Samuel, cosa pensi del derby e del Milan? E' più debole senza Kakà?

    "Non penso al Milan, mi preoccupo della mia squadra. Certamente giocare partite come il derby dà una motivazione in più, ma non sono quelle le partite che ti fanno vincere il campionato. Per farlo bisogna vincerle tutte e fare punti".

    CASO LAVEZZI
    L'estate interista non finisce di regalare sorprese e l'ultima è legata ai nomi di Aleksandar Hleb e di Ezequiel Lavezzi. Il bielorusso, atteso da Barcellona per la firma del contratto, sta creando problemi: vuole soldi legati a premi dai blaugrana, chiede garanzie all'Inter e, inoltre, sembra preferire una destinazione più tranquilla come lo Stoccarda. Moratti non lo aspetterà per molto: ed è tentato di virare sul "Pocho" del Napoli.

    Una nomination che, secondo qualcuno, sarebbe stata caldeggiata dal residuo gruppo argentino in seno allo spogliatoio interista: la "maggioranza" numerica e di leadership dei gauchos è sempre più sminuita dalla brazilian wave (che ora conta anche su Motta e Lucio). Ma soprattutto, nella tentazione-Lavezzi, conta l'apprezzamento del presidente, facile agli innamoramenti con giocatori di talento puro come il napoletano.

    Lavezzi, ad ogni modo, è un sogno oggettivamente difficile da realizzare per due motivi. Il primo: il costo. De Laurentiis non è contrario a liberarsi di un elemento che gli sta creando non pochi problemi contrattuali e ambientali, ma giustamente vorrebbe una contropartita importantissima, base per acquistare un big al posto del "Pocho". Tradotto: 25 milioni, tanti anche per l'Inter rinsanguata dall'operazione-Ibrahimovic. Il secondo: Mourinho. Che, come nel caso di Cassano (che Moratti e l'Inter assolutamente non mollano), non vuole farsi scavalcare dal presidente (o, in questo caso, addirittura da qualche senatore della squadra) e nella casella lasciata libera da Hleb vuole il suo pupillo, Deco. Elemento francamente non paragonabile, come potenzialità e prospettive, a Lavezzi e a Cassano, ma che ha il pregio di essere un trequartista puro e di costare poco: con 7-8 milioni, il Chelsea potrebbe mollare. E circa metà di questi milioni arriverebbe proprio dal Barcellona, che deve indennizzare l'Inter nel caso il bielorusso, alla fine, faccia altre scelte non completando l'accordo raggiunto tra le due società nello scambio Ibra-Eto'o.

    Tirando le somme, per l'ultimo colpo del mercato interista sarà partita a tre: Hleb, Moratti (con l'appoggio degli argentini) e Mourinho, spalleggiato da Jorge Mendes. Più affascinante di un'amichevole estiva.
     
    Top
    .
  2. federik14
     
    .

    User deleted


    hleb allo stoccarda...a questo punto mi piacerebbe fantantonio,ancora di più l pocho
     
    Top
    .
  3. Gotenks01
     
    .

    User deleted


    Lavezzi non e da inter
     
    Top
    .
  4. Alexandre_Pato_94
     
    .

    User deleted


    Ma lo potrebbe diventare
     
    Top
    .
  5. ~k!ñG •M!
     
    .

    User deleted


    lavezzi non verrà all'inter..non quest'anno
     
    Top
    .
  6. ariannamistrini
     
    .

    User deleted


    Speriamo che si metta subito in pista per la supercoppa!
     
    Top
    .
5 replies since 29/7/2009, 15:30   66 views
  Share  
.