Tanto Barça a San Siro Ma l'Inter tiene: è 0-0

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  1. ariannamistrini
     
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    Nella prima giornata della fase a gironi di Champions League, il big match del Meazza finisce senza reti. I campioni d'Europa vanno più volte a un passo dal gol e reclamano un rigore, ma non sfondano. Ibra, fischiato, combina poco. Di Sneijder e Stankovic le migliori occasioni per la squadra di Mourinho

    MILANO, 16 settembre 2009 - Che abbiano troppa pazienza? Il Barça di Guardiola ti prende per sfinimento: attacca, triangola al limite della tua area, sembra giochicchiare. E’ convinto che il gol arriverà, e infatti spesso arriva. Col Chelsea, in semifinale di Champions, all'ultimo minuto. L’Inter tiene botta, anche se nel finale è un assedio. Zero a zero coi campioni: non sarà un segnale forte all’Europa, ma è un inizio. Perché se alla fine il possesso palla è 67 a 33, c’è un momento nel primo tempo in cui anche Laporta ha avuto un po’ paura. Nel complesso, un punto guadagnato.

    muntari in crisi — Per la grande sfida, chi non è al meglio, sta fuori: Stankovic da una parte e Iniesta dall’altra iniziano in panchina. Guardiola in più non ripaga il lavoro di "spia" di Maxwell (gli avrebbe spiegato alcuni schemi difensivi) con un posto da titolare. Muntari titolare, quindi, con lo spostamento di Thiago Motta a vertice basso. Ma se l’ex-genoano regge, è il ghanese ad andare presto in bambola: Dani Alves lo asfalta, lui fatica a tenere palloni e a rincorrere l’avversario. Non è un caso che il Barça sfondi sempre da quella parte. Il cambio col serbo è scontato, forse tardivo.

    inter a detti stretti — Soffrire, va bene. Reagire con svariate folate, è un segno incoraggiante. L’Inter non è ancora al livello dei campioni d’Europa, specie a livello di gioco: a centrocampo è gara impari, con Zanetti e Thiago Motta presi in mezzo alla ragnatela, e senza la solita spinta di Maicon, tenuto basso da Henry. Però si offende anche: Valdes non resta inoperoso. Merito di Milito (sua una grande chance, in contropiede, al 29’), che copre distanze da iron-man, dettando sempre il passaggio, e merito di Sneijder, che con la palla fra i piedi sa creare pericoli. Per l'olandese anche un bel sinistro, la miglior occasione nerazzurra insieme a un destro di Stankovic. La difesa è aggredita, circondata, sovrastimolata. Però Samuel e soprattutto un sontuoso Lucio reggono il colpo, stoppando Ibra, Messi e chi per loro quando sembra troppo tardi.

    barcellona — Il Barça è ancora la scuola, il Barça è più collaudato. Non erano solo "mani avanti", quelle di José Mourinho. Effettivamente, la squadra di Guardiola ripropone il vecchio vincente copione fatto di sovrapposizioni, palla mai buttata via, dialoghi stretti, copertura e ripartenze di Henry. Parte con la marcia inserita, nei primi 10’ e negli ultimi 5’ del primo tempo ha cinque occasioni chiare. Messi apre e chiude le danze, col solito tiro secco (ma stavolta un po’ centrale) dopo essere rientrato sul difensore: in mezzo Ibra, ma soprattutto Keita (41’) si divorano gol. Nella ripresa, è dominio nel possesso palla, con occasioni e un rigore reclamato per mano di Stankovic.Tutto bene, per i catalani, fino agli undici metri, dove qualcosa è cambiato, con lo svedese al posto di Eto’o, e sembra che debbano essere trovati nuovi automatismi. Dietro, Piqué svetta, Puyol talvolta barcolla.

    gli scambiati — Sfida nella sfida: Eto’o vs Ibra. Striscioni si supporto per il camerunese dai pochi tifosi catalani, indifferenza tentata ma non riuscita per lo svedese. Lo accoglie uno striscione della curva Sud "Ibra, meglio la tua onestà delle manfrine di Kakà", ma poi al momento delle formazioni, l’ostentata indifferenza si trasforma in un unico enorme fischio. Che si ripeterà, spesso, quando Zlatan prende palla. E gli indugi si rompono al 45’, con uno striscione della Nord: "Ibra, ti abbiamo amato, non l’hai saputo rispettare. Adesso che baci un’altra maglia sei tu che ce lo devi s...". Lui, a occhio, non ne soffre troppo, e già dopo 8’ potrebbe zittire tutti, alla vecchia maniera: Xavi lo pesca in area, il controllo è quello giusto, il tiro no, alto e fuori. Poi dialoga coi compagni, difendendo palla, spesso smistandola dietro. Ed Eto’o? Sbaglia meno, ma si vede anche meno. Pari anche qui, ci si vede al Camp Nou.

    io sono rimasta soddisfatta dalla partita...non abbiamo visto ma abbiamo tenuto testa...
     
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  2. Wishes90
     
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    Penso avrebbe stravinto il Barça.. invece no
     
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  3. ariannamistrini
     
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    A volte anche i neroazzurri sanno stupirci! ;) E per fortuna così vinco più felice su lottomatica...è bello vederli in forma e che ottengono qualche risultato!
     
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2 replies since 18/9/2009, 15:33   70 views
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